News | Parola del giorno
Il mattino di Pasqua
Sulla scena che apre i racconti della risurrezione nel Vangelo di Giovanni si susseguono diversi personaggi. Maria di Màgdala è la prima a recarsi al sepolcro.
| Bernardino Pessani
23 febbraio 2021
Condividi su:
Vangelo di Matteo (Mt 6,7-15)
La preghiera che Gesù ci insegna termina con la richiesta di essere liberati dal male. Il male per eccellenza che affligge l'uomo è uno solo: il peccato. Con questa preghiera si chiede a Dio che ci liberi da ogni peccato che è nel nostro corpo, nella nostra mente e nella nostra anima.
A partire dal peccato che è in noi, il male si diffonde a tutti gli uomini e su tutto il creato. Il male verso gli uomini si fa così disonore del padre della madre, omicidio, adulterio, furto, falsa testimonianza, desiderio impuro, avarizia, lussuria, usura, racket, estorsione, corruzione, cattiva gestione della cosa pubblica...
A partire dal male che è nel cuore di un solo uomo può nascere la sofferenza di tutta l'umanità. Nessuno potrà mai prevedere i frutti del male che è in lui, ma anche nessuno, da solo, lo potrà mai fermare. Senza l’ausilio della Grazia è umanamente inarrestabile. Chi vuole vincere il male deve "indossare" Cristo Gesù come sua armatura spirituale (cfr. Ef 6,10-17). Senza di Lui nessuno potrà vincere il male. Insieme a Lui ognuno ha già conseguito la vittoria.
Un articolo di
Docente di teologia
Su iniziativa di S. E. mons. Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, e del Centro pastorale pubblichiamo brevi testi evocativi, a partire dal Vangelo del giorno, per aiutare la riflessione e la preghiera in questo periodo così complesso a causa della crisi sanitaria legata alla diffusione del Coronavirus.
Scriveranno teologi, assistenti pastorali e professori. I testi saranno letti in un podcast e accompagnati da un’immagine scelta in rete.