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Marta Garbelli premiata dall’Accademia della Crusca

23 settembre 2025

Marta Garbelli premiata dall’Accademia della Crusca

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L’antenato medievale del dialetto bresciano, e non solo, è arrivato all’Accademia della Crusca.

È accaduto grazie a Marta Garbelli alumna della sede di Brescia – laureata alla magistrale in Filologia Moderna con una tesi in Storia della lingua italiana (relatore il professor Michele Colombo).

Marta, oggi ricercatrice all’Università di Stoccolma, è infatti stata insignita dalla Crusca del Premio Giovanni Nencioni per la migliore tesi di dottorato in linguistica italiana discussa all’estero.

Il tema del lavoro che le è valso il premio dell’accademia è "La microsintassi degli antichi volgari settentrionali. Articoli e pronomi personali nella prosa lombarda e veneta nei secoli XIII e XIV".

Per portarla a termine Garbelli ha esaminato in modo approfondito 47 testi in prosa dell’area lombardo veneta – per lo più documenti religiosi ma anche atti amministrativi e lettere private – redatti in un’epoca precedente alla diffusione del modello linguistico fiorentino e toscano.

Se gli studi sui modelli toscano e fiorentino erano già noti, a mancare all’appello era invece una ricerca di ampio respiro sulle categorie grammaticali nelle lingue volgari, ossia le versioni medioevali dei dialetti locali ancora oggi in uso dal XIII e dal XIV secolo.

«I dialetti – ci tiene infatti a sottolineare Garbelli – non sono modi errati di parlare l’italiano, bensì sistemi linguistici di derivazione latina, proprio come le altre lingue romanze. Anche se è oggi risulta difficile capire l’esatta pronuncia di determinate parole, ad apparire certa – stando ad alcuni dettagli linguistici e semantici - è la comune derivazione dei dialetti bresciano, bergamasco, mantovano, cremonese, trentino e veronese, che apparterrebbero al gruppo dei dialetti gallo-italici, accumunati dallo sviluppo di particolari suoni».

Oltre al riconoscimento in denaro del valore di duemila euro, per la vincitrice del premio Nencioni si è aperta la possibilità di trascorrere un soggiorno studio di un mese all’Accademia della Crusca.

Il premio, giunto quest’anno alla XIV^ edizione, è intitolato alla memoria di Giovanni Nencioni (1911 – 2008), presidente dell’Accademia della Crusca dal 1972 al 2000, e tra i maggiori storici della lingua italiana.

La Commissione giudicatrice, composta dagli accademici Ivano Paccagnella, Sarah Dessì Schmid e Carla Marello, ha deciso all’unanimità di assegnare a Marta il premio 2025.

Tra le motivazioni addotte dalla giuria, il fatto che lo studio fosse "sistematicamente documentato con accuratezza", in grado di offrire "spunti notevoli nell’interpretazione della dinamica del cambiamento linguistico" e che "i risultati della tesi di Garbelli si rivelano interessanti anche nell’ottica della ricostruzione filologica, dal momento che la casistica sistematica può contribuire alla scelta tra varianti concorrenti o per sanare un guasto testuale". 

La cerimonia di premiazione è avvenuta alla presenza del Presidente dell’Accademia della Crusca, Paolo D’Achille, del Presidente dell’Associazione Amici dell’Accademia della Crusca, Giuseppe Rogantini Picco e dell’Accademica Carla Marello, componente della Commissione giudicatrice.

Un articolo di

Bianca Martinelli

Bianca Martinelli

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