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Natale è alle porte ma il pessimismo domina tra gli italiani

13 dicembre 2022

Natale è alle porte ma il pessimismo domina tra gli italiani

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Quasi un italiano su due (46%) dichiara di stare finanziariamente peggio rispetto a un anno fa, e il 42% prevede un ulteriore aggravamento della situazione familiare nel corso del 2023. Non va meglio se si allarga lo sguardo al contesto nazionale, dove addirittura tre persone su quattro percepiscono un deterioramento negli ultimi mesi della condizione economica generale e il 47% dei cittadini è decisamente pessimista sul futuro dell’economia italiana.

Il Monitor continuativo

Sono questi i principali dati dell’ultima rilevazione del Monitor continuativo elaborato dall’EngageMinds HUB, il Centro di ricerca in Psicologia dei consumi e della salute dell’Università Cattolica del Sacro Cuore che da quasi tre anni osserva e analizza gli atteggiamenti e i comportamenti di salute e di consumo degli italiani, offrendone una chiave di lettura psicologica.

«Sono le elaborazioni in trend che rivelano una fotografia particolarmente preoccupante, sottolinea Guendalina Graffigna, professore ordinario all’Università Cattolica e direttrice del Centro di ricerca. A settembre dello scorso anno a sentirsi in una condizione peggiore rispetto al passato era il 26%, e solo il 20% vedeva con preoccupazione il futuro. Non solo – prosegue Graffigna – nello stesso periodo il 16% degli italiani prevedeva un miglioramento delle proprie condizioni; oggi quelle persone sono solo il 7% del campione da noi analizzato».

Il consumer sentiment

Tutto ciò si riverbera in quello che viene chiamato consumer sentiment, un indicatore che esprime la fiducia dei consumatori e dunque le prospettive dei consumi. E secondo il Monitor dell’EngageMinds HUB, solo l’8% della popolazione italiana vede un periodo di benessere davanti a sé, mentre il 65% crede che nei prossimi mesi cresceranno disoccupazione e crisi economica. Questi stessi dati, a settembre 2021 valevano rispettivamente il 22% e il 37%. Da ciò risulta che oggi solo il 15%, è favorevole all’idea di acquistare a breve termine un bene particolarmente costoso, mentre il 44% vede molto lontana questa prospettiva.

«È evidente come la forbice tra ottimisti e pessimisti si stia allargando a livelli preoccupanti – sottolinea la professoressa Graffigna – anche perché il consumer sentiment è da sempre predittivo rispetto agli acquisti delle persone, soprattutto per quanto riguarda i beni durevoli».

Tra i più “colpiti” donne, over60 e cospirazionisti

Contro una media del campione pari al 75%, a “vedere nero” per l’economia italiana dei prossimi dodici mesi sono soprattutto le donne, circa 8 su dieci, (79%) e gli over60, (81%). D’altro canto, tra i senior, complice probabilmente una situazione reddituale più consolidata, è il 54%, rispetto a un 46% di media, a ritenersi oggi in una situazione migliore rispetto a un anno fa. Una situazione costante su tutto il territorio nazionale, non si registrano infatti variazioni per area geografica. A giocare un ruolo importante è l’aspetto psicologico, visto che nell’analisi dell’EngageMinds HUB della Cattolica chi dichiara di avere un umore “cattivo” o chi mostra un atteggiamento spiccatamente “cospirazionista” risulta nettamente più pessimista della media nazionale in tutti i parametri considerati.

E così, sempre tra le donne è particolarmente elevata la percentuale di chi vede nel prossimo futuro aumentare crisi economica e disoccupazione (72% vs 65% della media) e di chi si dichiara sfavorevole ad acquisti di beni durevoli e costosi (49% vs 44%).

La ricerca

La ricerca è parte di un Monitor continuativo sui consumi alimentari e sull’engagement nella salute condotta dai ricercatori del centro di ricerca EngageMinds HUB (Michele Paleologo, Lorenzo Palamenghi, Greta Castellini, Serena Barello, Mariarosaria Savarese, Marta Acampora, Guendalina Graffigna). La ricerca di EngageMinds HUB è stata condotta su un campione di oltre 9000 italiani, rappresentativo della popolazione per sesso, età, appartenenza geografica e occupazione. La survey è stata realizzata con metodologia CAWI (Computer Assisted Web Interview). Sul sito del Centro sono reperibili i report quadrimestrali della ricerca.

Il Centro di ricerca ha sede presso il Campus dell’Università Cattolica di Cremona, dove sui temi dei consumi alimentari e dell’engagement nella salute verrà attivato, nel 2023, un corso di Laurea Magistrale dal titolo: Consumer Behaviours: Psychology applied to food, health & environment.

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Redazione

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