News | Parola del giorno
Il mattino di Pasqua
Sulla scena che apre i racconti della risurrezione nel Vangelo di Giovanni si susseguono diversi personaggi. Maria di Màgdala è la prima a recarsi al sepolcro.
| Bernardino Pessani
11 gennaio 2021
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Vangelo di Marco (Mc 1,14-20)
Qualche giorno fa mi hanno mandato un post - soprattutto in tempo di feste se ne sprecano - che diceva: «I cercatori di Dio sono sognatori con la testa tra le stelle e i piedi saldi, in cammino, nella polvere».
Non so di chi sia questa frase, ma mi è piaciuta molto, perché esprime bene alcuni tratti dell’esperienza della fede: guardare le stelle, la meta, ma camminare nella polvere del quotidiano, la vita.
È quanto è successo ai primi apostoli chiamati da Gesù. Proprio nella “polvere” dell’impegno, del lavoro di pescatori, Gesù li chiama a seguirlo. La polvere e le stelle devono essere congiunti perché, altrimenti, si può rischiare di non sentire la voce, la proposta del Signore.
Non si può essere sognatori distratti o polverosi faccendieri. Dio offre una via, che è Lui stesso, ma spetta a ognuno dare una risposta, scegliere chi seguire. Oggi in un mondo chiassoso e distratto, per essere “discepoli” è ancora più urgente conoscere la voce di chi chiama, ne va della nostra felicità.
Un articolo di
Cappellano
Su iniziativa di S. E. mons. Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, e del Centro pastorale pubblichiamo brevi testi evocativi, a partire dal Vangelo del giorno, per aiutare la riflessione e la preghiera in questo periodo così complesso a causa della crisi sanitaria legata alla diffusione del Coronavirus.
Scriveranno teologi, assistenti pastorali e professori. I testi saranno letti in un podcast e accompagnati da un’immagine scelta in rete.