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Premio Gemelli, protagonisti i laureati

16 novembre 2022

Premio Gemelli, protagonisti i laureati

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Lo svolgimento della sessantaduesima edizione del Premio Agostino Gemelli ai migliori laureati dell’Ateneo dell’anno 2021 – Premio istituito nel 1960, anno successivo alla scomparsa del fondatore dell’Università Cattolica e a lui dedicato - ha avuto un cambio nel format. Mentre nelle passate edizioni intervenivano a portare la loro esperienza testimonial d’eccezione o i premiati delle edizioni precedenti, quest’anno i protagonisti sono stati proprio loro: gli attuali premiati.

Accompagnati dai familiari e dai docenti relatori delle tesi di laurea, prima di ricevere dai presidi delle rispettive facoltà l’attestato, la medaglia d’argento nominale e l’iscrizione per un anno ad Alumni Cattolica, i migliori neo dottori dell’Ateneo hanno svolto un breve intervento sulla propria esperienza universitaria utilizzando come canovaccio letteralmente “due parole”: la prima parola è stata scelta nell’ambito dei tre termini sulle quali le facoltà hanno riflettuto durante l’anno del Centenario in relazione alle loro specificità disciplinari, la seconda parola è stata da loro individuata in base al senso del proprio percorso di studio e di esperienza in Università Cattolica.

 

Lunedì 14 novembre sul podio dell’aula degli atti accademici Pio XI, moderati con simpatia e arguzia da Mauro Meazza, giornalista del Sole24Ore e di Radio24, si sono alternati: 


Direttamente a loro si è rivolto il rettore Franco Anelli: «Con le vostre parole, questa volta pronunciate dal lato della cattedra, avete dimostrato di essere persone capaci, che si impegnano, sensibili. Ci riempite di orgoglio”. Prima ancora, introducendo la cerimonia, si era soffermato sul senso del merito oggi: «Se c’è uno che è più bravo degli altri bisogna dirglielo, il merito va riconosciuto, gli va reso onore e...vanno ricordate le responsabilità che quel merito comporta». Li ha poi esortati: «Oggi per voi è un momento importante: siete soddisfatti e orgogliosi di voi stessi, e lo sono anche le vostre famiglie che vi hanno mantenuto agli studi e hanno sopportato le stanchezze e i malumori che lo studio può aver provocato. Oggi, con questo premio gli restituite qualcosa di quanto vi hanno donato, ma avete ancora tanto da dare nella vita. Buona fortuna!».

L’emozione, e a tratti anche la commozione, che si respirava in sala è stata sottolineata dalla prorettrice vicaria e presidente di Alumni Cattolica Antonella Sciarrone Alibrandi che ha riconosciuto la responsabilità del premio «affidato e custodito da Alumni Cattolica, l’associazione dei laureati che sta avendo risvolti di internazionalità che forse neppure padre Gemelli ipotizzava».

Il senso dell’appartenenza all’Ateneo dei cattolici italiani è stato richiamato da fra Renato Delbono, assistente spirituale nazionale dell’Associazione Ludovico Necchi, il quale ha citato una frase attribuita al noto pittore Pablo Picasso: "Il senso della vita è di trovare il vostro dono, lo scopo della vita è quello di regalarlo” e l’ha così commentata: «La scienza offerta è il modo dell’Università per farvi trovare il vostro dono. Lo scopo della vostra vita è di regalare la vostra competenza e scienza. In pratica il vostro compito è di rendere un dono quello che avete ricevuto. Pertanto, non sprecate i doni ricevuti».

 

Al termine della cerimonia un ulteriore riconoscimento è stato assegnato da Vita e Pensiero, la casa editrice dell’Università Cattolica, che ha selezionato una tra le tesi dei premiati per pubblicarla in formato ebook. Il vincitore della migliore tesi di laurea è risultato Matteo Caoduro, come ha annunciato Aurelio Mottola, direttore della casa editrice.

Un articolo di

Agostino Picicco

Agostino Picicco

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