La sete di conoscenza culturale e umana è stato il punto centrale dell’intervento di Mariangela Marseglia, vice presidente e country manager di Amazon Italia e Spagna, la quale ha sottolineato, esortando tutte a «reimparare l’empatia», come gli anni in collegio siano stati per lei fondamentali nell’apprendere «la capacità di andare incontro ad esperienze e a vite diverse dalla mia».
Gli interventi di Lucrezia Savino e Maria Francesca Chiuri hanno ricordato come la formazione umana avuta al Marianum, basata sulla condivisione di opinioni, di imprevisti, di successi e di fallimenti sia stata per entrambe fondamentale per la propria carriera lavorativa. La prima, attualmente A&R presso Universal, ha descritto il collegio come porto sicuro a cui è approdata da matricola e da cui ha avuto lo slancio per prendere il largo e continuare a navigare post lauream nel mondo della musica. La seconda, magistrato e ispettrice presso il Ministero di Giustizia, ha ricordato che in Collegio ha imparato a «condividere con rispetto e gentilezza le conoscenze lavorative grazie alla forza incamerata e consolidata all’interno degli anni al Marianum».
L’aspetto formativo, umano e culturale del Collegio è stato sottolineato anche da Carla Filannino, co-founder di MoveOn*, progetto nato proprio nei corridoi del Marianum, da Silvia Guarinoni, imprenditrice, e da Sara Cucaro, space economist. Le loro testimonianze hanno fatto chiaramente trasparire come le relazioni salde e durature create all’interno del Marianum siano legami profondi che il tempo non ha scalfito, oltre che nutrimento e sostegno della loro individuale intraprendenza.
L’ultima testimonianza è stata quella di Annarita Masullo, imprenditrice culturale e Marianna dal 2002, che restituendo l’immagine del Collegio di cui lei è custode, ha sottolineato come il cuore della nostra comunità risieda nella capacità di collaborare trasversalmente tra generazioni.
Al sincero ringraziamento all’Associazione MEA e alla community Alumni UCSC che hanno fortemente creduto in questo progetto unisco l’augurio che il senso di appartenenza respirato sabato diventi aria quotidiana in via San Vittore 18. John Donne scriveva che “nessun uomo è un’isola/ completo in se stesso;/ ogni uomo è un pezzo del continente, /una parte del tutto” e questo vale anche per il Marianum, che ha ben dimostrato di non essere arcipelago, bensì ricco continente.
Sarà perché è Marianum.