NEWS | Lauree di Famiglia

Un anello e tre generazioni

24 giugno 2021

Un anello e tre generazioni

Condividi su:

Tre generazioni di donne sono al centro della nuova puntata dello speciale “#laureedifamiglia”, un altro viaggio tra le generazioni Unicatt che questa volta parte da Largo Gemelli, arriva fino a Boston, passando per la Francia. La Community Alumni si arricchisce della testimonianza di tre laureate della Facoltà di Economia, Lingue e Scienze della formazione primaria legate dalla stima per l’Ateneo che le ha formate, e dalla presenza di un anello con il sigillo della Cattolica che Carla Buccheri ricevette il giorno della propria laurea nel 1962.


«Quella volta che ho accompagnato Camilla in Cattolica ho avuto davvero un tuffo al cuore. È stata un’emozione rivedere i chiostri e le aule dove anch’io avevo studiato». Sono parole di Rosella Redaelli, alumna della Facoltà di Lingue e letterature straniere, oggi giornalista e insegnante di francese in un liceo.

Della sua università Rosella ricorda bene molti docenti, dalla professoressa Bona Cambiaghi, relatrice della sua tesi intitolata “Il francese della pubblicità”, ai professori Marco Modenesi, Enrica Galazzi, Jean Paul Dufiet e Silvio Restelli che faceva lezione di Glottodidattica il sabato mattina nella bellissima e imponente Aula Magna. Così come non può dimenticare l’esperienza di dieci mesi di Erasmus trascorsi ad Angers, in Francia, che ha rappresentato una grande opportunità per lo studio e la sua crescita personale. Ma soprattutto Rosella ricorda bene quel clima fatto di attenzione allo studente, di lezioni approfondite, fatto di piccole abitudini di vita quotidiana universitaria che ha ritrovato nella figlia Camilla quando si è iscritta e ha iniziato a seguire le lezioni del corso di laurea in Scienze della formazione primaria. Oggi Camilla è al terzo anno e già lavora in una scuola elementare, dopo aver svolto, grazie alla Cattolica, un tirocinio molto utile in una scuola materna. Un tirocinio che le ha fatto comprendere che insegnare ai bambini era veramente quello che aveva sempre desiderato e voleva fare nella vita.

Ma l’Università Cattolica nella vita di Rosella è sempre stata una presenza importante, ancora prima che si immatricolasse, grazie alla figura di una cara zia che studiò Economia in Cattolica e che ricevette un anello con il sigillo dell’Università nel giorno della sua tesi di laurea.

Quell’anello, simbolo di un orgoglioso legame mai venuto meno con la sua università, la zia Carla lo ha sempre custodito con cura e lo ha voluto lasciare alla nipote Rosella, che a breve lo donerà alla propria figlia quando si laureerà, e che qui ci scrive un ricordo della zia e di quello che per lei significò studiare tra i chiostri bramanteschi di Largo Gemelli.

Un anello e tre generazioni


di Rosella Redaelli
Alumna della Facoltà di Scienze linguistiche e letterature straniere. In ricordo di Carla Maria Buccheri


C’è un anello che mia zia Carla ha sempre voluto con sé. Negli ultimi tempi le sue dita erano così magre che aveva paura di perderlo e lo fermava con la vera. È l’anello con il sigillo dell’Università Cattolica che aveva ricevuto il giorno della sua tesi di Laurea in Economia e Commercio.

Era il 1962 e pochi mesi dopo sarebbe partita con una borsa di studio direzione Boston. Un anno di specializzazione al MIT di cui parlava sempre con giusto orgoglio, ricordando i dettagli della bella casa dove era ospite, della famiglia che l’aveva accolta come una figlia, delle lezioni del professor Franco Modigliani, futuro premio Nobel per l’Economia che era arrivato come docente a Boston nello stesso anno.

Nell’ultimo periodo della sua vita mia zia riusciva ad impartire lezioni di Economia perfino ai medici che l’avevano in cura e ha sempre seguito con interesse e passione prima i miei studi in Lingue in Cattolica, e poi quelli dei miei figli. Per oltre 40 anni ha insegnato Economia e Diritto a generazioni di studenti in una scuola superiore di Varese e negli anni della pensione non ha mai smesso di tenersi aggiornata ed organizzare conferenze all’Università del Tempo Libero.

A noi nipoti ha trasmesso la curiosità di conoscere, l’amore per i viaggi che hanno caratterizzato la sua vita, chiusa come un cerchio perfetto nel giorno del suo compleanno.

Carla Buccheri è una delle tante vittime del Covid in questo periodo così doloroso. Per me è una zia speciale che ha accompagnato la mia crescita e quella dei miei ragazzi. Con Camilla, iscritta al terzo anno del corso di laurea in Scienze della Formazione, chiacchierava ricordando la bellezza dei chiostri, dei giardini nascosti, delle aule maestose dell’Ateneo di Largo Gemelli.

Quell’anello a sigillo che ho ritrovato tra le sue cose più care lo tengo da parte proprio per Camilla. Sarà il suo regalo di laurea, un simbolico passaggio di testimone tra generazioni.

Un articolo di

Graziana Gabbianelli

Condividi su:

Newsletter

Scegli che cosa ti interessa
e resta aggiornato

Iscriviti