News | Lauree di Famiglia
La lezione dei grandi maestri e il fascino immutato della Cattolica
Studio, amicizia e le basi per una crescita umana e professionale. Il racconto degli alumni Simona, Alessandro e Sara Gavinelli
| Graziana Gabbianelli
21 ottobre 2022
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«Il forte senso di appartenenza a una comunità con un sistema di valori unico». In queste parole si racchiude il valore aggiunto e il senso di una laurea in Cattolica per Alberto Codecasa, alumnus della Facoltà di Giurisprudenza, e per i suoi due figli Niccolò e Ludovica, laureati invece della Facoltà di Economia. Ma anche ottimi docenti, grandi amicizie e la scoperta di nuovi interessi sono gli ingredienti degli anni di studio nell’Ateneo di largo Gemelli per la famiglia Codecasa che racconta la loro università come luogo di eccellenze, di sapere e di crescita personale. Ed è per tutto questo che oggi sono fieri di far parte della grande Community Alumni.
Anni vissuti con entusiasmo e voglia di apprendere. Dove la voglia di mettersi in gioco è stata ripagata dalla scoperta di nuovi interessi e dall’aver ricevuto un’ottima preparazione unita al fondamentale bagaglio valoriale che contraddistingue l’Università Cattolica del Sacro Cuore.
È questa sostanzialmente la considerazione di fondo che accomuna il giudizio sulla propria esperienza di studio nell’Ateneo di largo Gemelli di Alberto Codecasa, alumnus della Facoltà di Giurisprudenza, e dei suoi figli Niccolò e Ludovica, laureati invece in Economia.
Non ha dubbi infatti papà Alberto a identificare come vero e proprio valore aggiunto di una laurea in Cattolica «il forte senso di appartenenza a una comunità con un sistema di valori unico» e se ripensa ai suoi anni da studente li rammenta come «anni bellissimi: ricordo con piacere le giornate trascorse in emeroteca, dove ci si trovava a studiare per resistere alla stanchezza, le ore a passeggiare nei corridoi dell’Ateneo per ripetere manuali e dispense in vista degli esami. Così come i panini gustati al bar Magenta, vero ponte tra le generazioni che si succedono in Cattolica».
Alberto che si è laureato nel 1989, con il professor Angelo Mattioni - discutendo una tesi intitolata Organizzazione del territorio e tutela dell’ambiente. Il ruolo della Regione e ricopre oggi il ruolo di Direttore operazioni intrattenimento in Mediaset - è sempre stato convinto di quello che avrebbe studiato e soprattutto di dove avrebbe studiato: «Mio nonno era avvocato, mio padre si è laureato anche lui alla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Cattolica. Fin da bambino non avevo dubbi su cosa avrei fatto da grande e dove avrei voluto studiare».
Sicuramente i ricordi positivi, e la certezza di papà Alberto di aver frequentato quella che lui ha da sempre considerato l’università migliore, hanno inciso sul fatto che entrambi i suoi due figli si siano immatricolati nell’Ateneo del Sacro Cuore.
Niccolò infatti che si è laureato nel 2016 in Economia e gestione aziendale, curriculum in Management – e dopo un master in International Business a Madrid, oggi si occupa di Risk Assurance a Milano presso Pwc - si dice molto soddisfatto di aver scelto la Cattolica, così come ammette che le è più volte capitato di consigliarla a tanti suoi amici: «Perché l’ambiente, l’atmosfera respirata e vissuta nei chiostri e nelle aule della Cattolica, così come la preparazione dei docenti e le tante amicizie nate tra i banchi, in biblioteca o davanti al bar UC sono tutti aspetti che ho molto apprezzato».
Il tutto vale anche per sua sorella Ludovica, neodottoressa in Economia, che si ritiene - malgrado il suo percorso di laurea triennale sia stato un po’ stravolto dalla pandemia da Coronavirus che ha imposto lezioni ed esami da remoto – molto contenta dei suoi studi: «Immatricolarmi alla Facoltà di Economia ha rappresentato una vera sfida per me, ma l’ho affrontata con volontà, energia e tenacia e oggi posso affermare che non sceglierei nient’altro di diverso».
«Ho iniziato il mio corso di laurea pensando che il mondo economico in generale non mi appartenesse molto, e invece mi ha fatto letteralmente scoprire - lezione dopo lezione, esame dopo esame – nuovi interessi come, ad esempio, il “marketing”, un campo che mi incuriosisce, mi appassiona e nel quale ho deciso di voler lavorare».
Un altro importante fil rouge che lega i ricordi e le testimonianze degli alumni Codecasa riguarda la consapevolezza di aver incontrato docenti preparati, motivati e collaborativi. Ne è convinta Ludovica, che si è laureata con una tesi dal titolo L’imprenditoria femminile e l’empowerment della donna in ambito lavorativo: il caso di Angels4Women elaborata sotto la guida esperta della sua relatrice la professoressa Elisa Raoli. Anche Niccolò ha un ottimo ricordo della sua relatrice, Clara De Braud, docente di Strategia e politica aziendale, che si è sempre «mostrata molto disponibile, dandomi utili consigli e suggerimenti».
Non solo insegnanti competenti, ma talvolta dei veri e propri maestri di vita sono stati i docenti incontrati in Università Cattolica dall’alumnus Alberto che, tra i tanti, ci tiene a raccontare un aneddoto legato all’esame di Organizzazione aziendale del professor Giuseppe Biscottini: «Arrivo all’appello oggettivamente impreparato, anche perché avevo già iniziato a lavorare, e mi siedo di fronte al professor Biscottini, che tra l’altro è stato l’unico docente che ho avuto in comune con il percorso di studi di mio padre in Cattolica. Come spesso capita, la domanda è sulla parte di programma su cui sono debole e inizio, comunque, ad argomentare tentando di utilizzare gli argomenti che padroneggio maggiormente, ma che c’entrano poco con la domanda.
Dopo circa tre minuti senza essere mai interrotto, il professore mi allunga il libretto e sorridendo divertito mi sussurra: “Lei è dotato di un fantasia galoppante ma l’Organizzazione internazionale è un’altra cosa”. Le sue parole riuscirono a non farmi sentire umiliato ma motivato a far meglio; da allora ho sempre tentato di far sentire così ogni giovane collaboratore che deve imparare».
Studenti motivati e appassionati a nuovi interessi; laureati preparati e soddisfatti - come sono stati e sono Niccolò, Ludovica e Alberto Codecasa - riflettono non solo percorsi di studio ben strutturati, ma anche come il fine dell’università sia formare professionisti pronti a inserirsi nel mondo del lavoro, così come quello di formare uomini e donne di alta responsabilità, in grado di contribuire al bene della società.
Anche la tua è una famiglia di laureati e studenti in Cattolica? Se vuoi che raccontiamo la tua storia scrivi a cattolicanews@unicatt.it e sarai contattato.
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