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Zootecnia: quando l'America si trova in Italia

27 gennaio 2023

Zootecnia: quando l'America si trova in Italia

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Massimo Bionaz è un "cervello in fuga": si è laureato e ha conseguito il dottorato alla Facoltà di Agraria di Piacenza, nell’Istituto di Zootecnica (confluito oggi nel Dipartimento di Scienze animali, della nutrizione e degli alimenti - DiANA, diretto dal professor Erminio Trevisi), dedicandosi alla ricerca nelle scienze animali, sua passione da sempre. Passione che lo ha portato a volare negli Usa alla Pennsylvania State University prima, poi all’Università dell’Illinois, per stabilizzarsi presso la Oregon State University dove tuttora fa ricerca.
 
Ma a volte l’America si trova in Italia. E, quando si parla di Zootecnica, si trova a Piacenza. Gli ultimi sei mesi Bionaz li ha spesi nei laboratori della Facoltà di Scienze agrarie alimentari e ambientali, dove ha deciso di tornare (con la moglie e con i quattro figli) per il ‘sabbatico’: «Mi è sembrato il posto più adeguato in cui condurre il progetto di ricerca che volevo approfondire durante i sei mesi di sabbatico, per incrementare le collaborazioni scientifiche già presenti e imparare nuovi approcci e idee. Qui ho passato nove anni della mia vita e il gruppo di ricerca piacentino è uno dei pochissimi, se non l’unico in campo zootecnico, che aveva iniziato a lavorare con il FTIR per l’analisi del sangue». 
 
Un ponte Italia-USA per la ricerca zootecnica. «Il mio obiettivo - spiega Bionaz illustrando gli studi sviluppati in questo periodo di ritorno in Italia, alla Cattolica -era poter migliorare quello che avevano iniziato a Piacenza, testando una nuova tecnologia associata al FTIR per produrre dati preliminari, così da poter richiedere fondi federali americani per un progetto di ricerca. I miei progetti in Oregon coinvolgono quasi sempre l’analisi di parametri ematici, che devono essere analizzati nelle stalle in modo veloce ed economico: grazie al lavoro fatto dal DIANA, mi sono accorto del potenziale dell’uso della spettroscopia IR trasformata di Fourier (FTIR). Il DIANA aveva pubblicato un paio di lavori su questo, soprattutto grazie al contributo del professor Calamari (che è stato per me un maestro durante le mie tesi, soprattutto per la sua bravura con i computer e l’analisi statistica), del professor Minuti e del professor Trevisi». 
 
«Quello del professor Trevisi è il laboratorio più importante al mondo per l’analisi del sangue di animali zootecnici, specialmente di bovini. Il DIANA ha a disposizione una quantità molto elevata di risultati analitici: il posto ideale per condurre il mio progetto. Per non parlare dell’enorme potenzialità in termini di ricerca del nuovo Cerzoo».
 
Una collaborazione che si sviluppa su molti fronti. «Oltre a questa specifica ricerca, con il professor Bionaz collaboriamo nello studio dei rapporti tra metabolismo e sistema immunitario innato nelle fasi più critiche della vita degli animali domestici, periparto in particolare - ha precisato il professor Erminio Trevisi - «frequenti sono anche le valutazioni immuno metaboliche che eseguiamo nel mio laboratorio di biochimica clinica, su campioni di fluidi biologici raccolti nel corso di varie ricerche realizzate dal team del professor Bionaz, tra cui lo studio a livello metabolico e dela qualità del latte di differenti essenze foraggere dotate di particolari proprietà nutrizionali e la valorizzazione nella dieta animale di sottoprodotti derivanti dalla lavorazione della canapa».
 
Nuove opportunità per gli studenti della Facoltà di Scienze agrarie alimentari e ambientali: «Il contributo di docenti e ricercatori stranieri è sempre un’esperienza stimolante ed affascinante che coinvolge in modo particolare i giovani. Molti studenti hanno manifestato interesse per le ricerche del professor Bionaz e stanno valutando esperienze all’estero, per realizzare la loro tesi sperimentale» prosegue Trevisi «Due dottorandi del nostro Dipartimento hanno già trascorso il loro periodo all’estero presso il suo laboratorio seguendo ricerche tese a migliorare le sollecitazioni metaboliche di ruminanti nel periparto con foraggi arricchiti di microelementi essenziali come il selenio e sviluppando il nostro modello di valutazione del benessere animale (Sistema Diagnostico Integrato Benessere) in allevamenti dell’Oregon che alternano pascolo e stabulazione libera ma in ambienti confinati».
 
«Ho visto studenti preparati in modo eccellente e pieni di entusiasmo» dice Bionaz, ora rientrato in Oregon, non senza una punta di nostalgia. «In Italia abbiamo visitato tante città e dopo 15 anni di assenza dal Belpaese sono stato ri-folgorato dalla sua bellezza: negli USA c’è veramente poca storia e anche poca bellezza dal punto di vista artistico e architettonico. L’Italia è un posto dalla bellezza unica e pieno zeppo di storia. Ma la cosa che mi ha più colpito della mia esperienza italiana sono state l’intensità e la libertà nei rapporti che si vivono in Italia rispetto agli USA. Questo lo hanno sperimentato i nostri figli. Per loro era bello in Italia poter scherzare con i loro amici senza aver paura di offendere qualcuno o di essere politically incorrect».

Un articolo di

Sabrina Cliti

Sabrina Cliti

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