«Fare comunità, anche per sentirsi meno soli: questo l’obiettivo di una associazione di laureati che hanno condiviso un percorso di studio nello stesso Ateneo, approcciando diverse discipline ma condividendo gli stessi valori». Con queste parole il Presidente Andrea Patanè ha dato il benvenuto a tutti gli associati presenti e ai collegati da remoto da tutto il territorio italiano.
È così intervenuta la Professoressa Anna Maria Fellegara, Prorettore Vicario di Ateneo che ha sottolineato, facendo le veci del Rettore, Prof.ssa Elena Beccalli, l’attenzione che l’Ateneo vuole riconoscere alla “sua” Associazione degli ex studenti. «È un saluto intenzionale e partecipato che vuole confermare la stretta relazione tra Associazione e Università Cattolica: il numero degli associati è molto importante ma il vero risultato sarà mantenere il legame con ciascuno di loro, proveniente da diverse aree geografiche, costruendo anche piccole comunità sul territorio italiano».
La comunità universitaria, infatti, è da considerare composta da studenti, docenti, personale tecnico amministrativo ma anche da tutti i laureati disseminati nella società civile, nel tessuto politico, imprenditoriale in Italia e nel Mondo.
Fra Renato Delbono, Assistente Spirituale Nazionale dell’Associazione, ha voluto ribadire tale concetto, esprimendo come i laureati siano gli ‘Ambasciatori’ dell’Università Cattolica che «ha dato un cuore e un volto a chi ha laureato, offrendo insegnamenti condivisi e formando le persone secondo valori ben precisi».
Collegato da Roma, ha preso parola il Vicepresidente, Prof. Roberto Persiani che ha voluto ringraziare il Presidente per il lavoro che sta portando avanti e ha invitato tutti a fare in modo che attraverso questa associazione si possano sempre più rafforzare i legami tra le componenti della comunità universitaria, anche riscoprendo e approfondendo le origini storiche. «Questa associazione ha una storia di più di 90 anni che ci fa partire con una sicurezza: bisogna impegnarsi per rafforzare la condivisione tra tutti. – e conclude - Spero che la voglia di impegnarsi sia contagiosa».