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A che gioco giochiamo? La comunicazione dello sport tra notiziabilità e impatto sociale

21 maggio 2024

A che gioco giochiamo? La comunicazione dello sport tra notiziabilità e impatto sociale

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«Siamo davvero contenti di essere riusciti a mettere in dialogo all’Università Cattolica i grandi nomi dei broadcaster televisivi e i responsabili della Lega di Serie A, che giocano il gioco dei grandi, con le iniziative spesso troppo poco considerate dalla comunicazione mainstream». È racchiuso nelle parole di Paola Abbiezzi, direttrice didattica del master Comunicare lo sport, il senso dell’evento aperto a tutti, fino ad esaurimento posti, che l’Alta Scuola in Media, Comunicazione e Spettacolo (Almed) dell’Università Cattolica propone giovedì 23 maggio, dalle 9.30 alle 13.00, nella Cripta dell’Aula Magna, a Milano. 

Dopo i saluti di Mariagrazia Fanchi, direttrice dell’Almed, nella prima sessione, moderata dalla giornalista Lia Capizzi, interverranno Lorenzo Dallari, direttore editoriale e social della Lega Serie A, Alessandro Lacovara, Senior Vice President Subscriptions di Dazn, Federico Ferri, direttore di Sky Sport e Giorgio Simonelli, docente del master Comunicare lo Sport dell’Università Cattolica. Alla seconda sessione, moderata dal giornalista Claudio Arrigoni, insieme a Paola Abbiezzi parteciperanno Massimo Achini, presidente di CSI Milano, Diana Bianchedi, Chief Strategy Planning & Legacy Officer di Fondazione Milano Cortina, Stefano Gobbi, responsabile Politiche sociali e Terzo Settore di Sport e Salute ed Elisabetta Locatelli, docente dell’Università Cattolica. 

«Ci sono tante esperienze altrettanto indicative del valore e dell’impatto sociale dello sport, come quella del CSI» spiega la professoressa Abbiezzi. «Il ponte di dialogo non può che essere quello delle istituzioni, come Sport e Salute, che si impegna a incentivare la pratica dello sport attraverso i territori, ma anche la visione di un grande evento come le Olimpiadi invernali 2026. Quando Fondazione Milano-Cortina parla del concetto di legacy, ci presenta l’eredità di un grande evento che non ha a che fare solo con i risultati sportivi, le medaglie e gli atleti, ma con l’impatto sociale di un avvenimento che riguarda tutti. Speriamo che questo incontro possa contribuire a corroborare la percezione che lo sport è proprio questo: un gioco per tutti».

 

 


Credits: Unsplash.com, Norbert Braun

Un articolo di

Francesco Berlucchi

Francesco Berlucchi

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