Nel suo discorso il Rettore della Cattolica ha affermato che «secondo alcuni studiosi la scienza dei dati, con la sua capacità di gestire quantità infinite di informazioni, ha messo in crisi la stessa idea di metodo scientifico perché fa dubitare della utilità, o addirittura della possibilità, di costruire una teoria come ipotesi di spiegazione dei fenomeni dando loro un ordine. Lo sviluppo della scienza dei dati, quindi, sembra proiettare verso un abbandono della ricerca di senso, di ordine, di teoria appunto».
Il tema è particolarmente urgente in medicina. «Non vi è dubbio – ha proseguito il Rettore Anelli - che molta riflessione antropologica, di etica fondamentale e applicata, si sia concentrata in questi decenni sulla questione di una temuta disumanizzazione della medicina, sull’importanza della relazione umana nella attività terapeutica, che è appunto di prendersi cura dell’altro». È dunque necessario trovare i percorsi per coniugare la grande e sempre meno dominabile potenza della tecnologia con la necessaria umanità del paziente; in conclusione, il Rettore ha ricordato che «le nostre Facoltà romane (Medicina ed Economia), il nostro Policlinico, esistono proprio per questo, per consentire che tutti possano approfittare delle scoperte scientifiche, esercitando – con passione e contro ogni avversità – la carità».
Nella sua prima relazione da Preside della Facoltà di Medicina e chirurgia, Antonio Gasbarrini ha affermato che «lo scopo nel prossimo anno accademico sarà quello di formare medici e professionisti sanitari di eccellenza, capaci di affrontare ogni tipologia di paziente e di problematica legata alla salute. In questo cammino, le nostre ragazze e i nostri ragazzi potranno disporre dei più moderni sistemi di didattica, delle migliori tecnologie, di docenti colti e motivati, di un Campus dotato del Policlinico Gemelli, uno dei migliori ospedali del mondo, e di una rete di iniziative solidali che gli permetteranno di sperimentare che la salute non è solo ipertecnologia, ma è soprattutto presa in carico delle necessità basilari dell’uomo». Per Gasbarrini sono quattro gli obiettivi della Facoltà di Medicina: la didattica, la ricerca, l’assistenza e la solidarietà. «Quest’ultima missione è quella di cui siamo più fieri – ha sottolineato – perché rappresenta il nostro tratto distintivo».
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La Professoressa Evis Sala, Ordinaria di Radiologia all’Università Cattolica e direttrice dell’Advanced Radiology Center del Policlinico Gemelli, nella sua prolusione dal titolo ‘La nuova era della Radiologia: oltre le immagini’, ha sottolineato i passi da gigante fatti negli ultimi quarant’anni: «Abbiamo assistito, per usare un’espressione cromatica, al passaggio ‘dal grigio al colore’ delle immagini radiologiche, colore non inteso in senso estetico, ma come informazioni aggiuntive al dato anatomico. Oggi le immagini, con i moderni software e algoritmi di intelligenza artificiale, sono processati e utilizzati anche in ambito clinico-assistenziale per prendere decisioni terapeutiche integrate. Con la Radiologia possiamo non solo vedere, ma anche quantificare». In conclusione, Sala ha evidenziato che «il futuro che nasce dalla nuova Radiologia farà sì che nella consultazione con i pazienti potremo essere non solo più efficienti, ma anche più precisi e integrati, grazie a un data base in continuo arricchimento».