NEWS | Lauree di Famiglia

Essere parte di una storia, sentirsi parte di una comunità

03 settembre 2021

Essere parte di una storia, sentirsi parte di una comunità

Condividi su:

I primi sono stati i nonni a laurearsi nel 1929 e nel 1930, gli ultimi sono stati i loro pronipoti. Sono quattro le generazioni di alumni e sei le Facoltà coinvolte in questa nuova puntata di #laureedifamiglia. Attraverso ricordi e aneddoti Gaia e Francesca Rizzato raccontano la storia della loro università, una storia di cui si sentono parte e che fa parte della grande Community Alumni.


Dieci alumni per sei facoltà: Magistero, Giurisprudenza, Lettere e Filosofia, Economia, Isef, Scienze linguistiche e letterature straniere. È lunga la lista dei laureati Cattolica nella famiglia di Gaia e Francesca Rizzato.

L’austero ingresso dell’Ateneo in Largo Gemelli è stato infatti varcato da nonni, zii, cugini, nipoti.

I primi sono stati i nonni Massimo Torelli, laureato in Giurisprudenza nel 1930 e Margherita Vegetti che nel 1929 conseguì la laurea in Magistero. Massimo e Margherita si sono conosciuti in Università Cattolica, la loro vita insieme è iniziata proprio tra i chiostri bramanteschi e tanti sono i ricordi in comune.

Sono stati tra le prime matricole dell’Ateneo, hanno conosciuto infatti il fondatore padre Agostino Gemelli che, come rammenta nonna Margherita, “li aveva portati in gita a Roma” e voleva che tutte le fanciulle indossassero la famigerata vestaglietta non appena mettevano piede in università.

Nonno Massimo non dimentica invece il compagno di studi Giuseppe Bettiol (giurista e ministro della Pubblica istruzione negli anni 1953-1958) e Amintore Fanfani anche lui studente in Cattolica in quegli anni. Anche la sorella di nonno Massimo, Maria Torelli, ha studiato nell’Ateneo del Sacro Cuore negli anni ‘30, conseguendo la laurea in Lettere.

Di lei Gaia e Francesca conservano un ricordo particolare, perché ha lasciato una raccolta di poesie che scrisse durante la guerra, quando militava, come suo fratello, nel gruppo dei partigiani cattolici della Val Vigezzo. Negli anni ’50 e ’60 in Cattolica si immatricolano due figli dei nonni Margherita e Massimo: zia Ernestina, laureata in Lettere nel 1958, che mentre studiava lavorava alla Stipel e poi è stata professoressa di italiano e latino e zio Giovanni, laureato nel 1965 in Economia e commercio, che ha lavorato a lungo in Lussemburgo presso la Banca Europea per gli Investimenti (BEI).

Un articolo di

Graziana Gabbianelli

Condividi su:


Giovanni è stato uno studente “lavoratore”, frequentava infatti il corso serale di laurea in Economia e commercio, istituito da Padre Gemelli nell’anno accademico 1946-’47. E proprio alla figura del fondatore dell’Ateneo è legato un ricordo speciale di Giovanni, che rammenta chiaramente il giorno in cui mancò padre Gemelli. Era il 15 luglio 1959 e subito, al diffondersi della triste notizia, un grande silenzio era calato in Università. Giovanni stava sostenendo l’esame di Statistica, una materia molto difficile per lui, che lo portò a un urlo liberatorio che squarciò - come un fulmine nel cielo - quel silenzio diffuso quando si rese conto di aver superato l’esame.

Come era successo per i suoi genitori, anche zia Ernestina ha conosciuto il suo futuro marito, Agostino Maffeis, in Cattolica. Due alumni che hanno sempre avuto nel cuore la loro Università e che lo scorso anno a Bergamo, a distanza di un mese l’uno dall’altro, sono deceduti entrambi vittime del terribile Coronavirus.

Rita, una dei loro tre figli, ha seguito le orme dei genitori laureandosi in Cattolica alla facoltà di Economia, e così la tradizione famigliare di laurearsi nell’Ateneo del Sacro Cuore continua: c’è la cugina Simona Balocco, laureata Isef nel 1989, e poi arrivano le sorelle Gaia e Francesca.

Hanno frequentato due corsi di laurea differenti, Lettere moderne con indirizzo in Comunicazioni sociali per Francesca, Lingue e letterature straniere moderne per Gaia, ma per entrambe gli anni di studio in Largo Gemelli sono stati “anni molto belli in cui ho potuto vivere fino in fondo la vita dell’università, non ero mai sola, la fatica dello studio era sempre condivisa con amiche, ho costruito amicizie profonde che ancora durano oggi” racconta Gaia, a cui si aggiunge Francesca che sottolinea come siano stati quelli “anni di crescita personale e sociale: studiando, crescendo, vivendo tutto il giorno in Cattolica”.


«Sicuramente sapere che i miei nonni e i miei zii avevano studiato in un Ateneo così prestigioso, nonché importante per la cultura e la Fede cattolica, ha influito nella mia scelta», aggiunge inoltre Francesca, che ammette di non aver preso in considerazioni altre università «dato che volevo fare Lettere moderne e che anche il professore del mio liceo si era laureato in Cattolica, mi è sembrato naturale proseguire nello stesso alveo».

Oltre ai professori Gianfranco Bettetini, Aldo Grasso e Laura Bovone, relatrice della sua tesi intitolata “Differenziazione del medium televisivo: dinamiche della domanda e dell’offerta di informazione”, Francesca – che si occupa oggi dell’azienda di famiglia dopo aver lavorato nella segreteria e nel settore comunicazione della Presidenza della Camera di Commercio di Milano – ricorda come fondamenti della sua formazione i famosi tre volumi sulla storia della letteratura italiana e il loro autore, il filologo Gianfranco Contini, così come determinante fu l’incontro con monsignor Pietro Zerbi, docente di Storiografia, «un professore, una figura umanamente eccezionale».


Filologia germanica e Storia della lingua inglese sono stati invece gli esami preferiti da Gaia che, nell’anno accademico 1995/96, si è laureata con una tesi dedicata a “La short story di Frank O’Connor” elaborata con il professor Pietro Calì, e che ricorda ancora molto bene le lezioni del professor Sergio Cigada, Jean Paul Dufiet e della professoressa Frances Lonergan Villa «le sue lezioni di traduzione erano molto affascinanti, sia perché selezionava testi di autori molto interessanti, sia perché mi ha insegnato a ponderare ogni singola scelta di ogni singola parola da tradurre». La passione di Gaia per la cultura e la letteratura irlandese – già sfociata nel suo argomento di tesi – l’ha condotta a fondare una propria società che si occupa di organizzare viaggi studio personalizzati in Irlanda per l’apprendimento della lingua inglese. Nella sua prima esperienza lavorativa, presso una importante multinazionale americana, Gaia riconduce sicuramente il “plus” di una laurea in Cattolica, fu infatti direttamente contattata dalla azienda che selezionò il nominativo dalla banca dati dell’Ateneo.

«Sentirsi parte di una storia e di una comunità che continua anche ora a vivere con me» è invece il valore aggiunto di aver studiato nell’Ateneo del Sacro Cuore per sua sorella Francesca che afferma «nel cuore ho sempre molti ricordi, ho tutt’ora molti amici che sono stati i miei compagni di corso. È la casa della mia gioventù e delle mie origini».


Sono state quindi molto contente le sorelle Rizzato quando Irene, una loro nipote e Riccardo, figlio di Francesca, hanno scelto la Cattolica come sede per i loro studi. Irene, dopo la laurea in Scienze dell'educazione e della formazione, sta ultimando il master in Relazioni di aiuto in contesti di sviluppo e cooperazione nazionale e internazionale, mentre Riccardo ha frequentato un master promosso dall’Aseri, l’Alta Scuola di Economia e Relazioni internazionali, in quanto l’Ateneo del Sacro Cuore propone un’offerta formativa completa, con percorsi di perfezionamento anche dopo la laurea triennale o specialistica.

Dai nonni, ai nipoti, passando per zii e cugini è un legame forte quello tra Gaia, Francesca e la loro università. Un legame che non è fatto solo dalla storia e dai ricordi di tanti alumni, ma anche di piccole coincidenze, come l’incontro causale e poi l’amicizia di Francesca con la nipote di uno dei fondatori dell’Ateneo: Ludovico Necchi «negli anni in Cattolica ci eravamo solo sfiorate, perché non coetanee, ma tante volte mi ero ritrovata a studiare sui banchi dell’aula Necchi!».

Newsletter

Scegli che cosa ti interessa
e resta aggiornato

Iscriviti