I primi sono stati i nonni a laurearsi nel 1929 e nel 1930, gli ultimi sono stati i loro pronipoti. Sono quattro le generazioni di alumni e sei le Facoltà coinvolte in questa nuova puntata di #laureedifamiglia. Attraverso ricordi e aneddoti Gaia e Francesca Rizzato raccontano la storia della loro università, una storia di cui si sentono parte e che fa parte della grande Community Alumni.
Dieci alumni per sei facoltà: Magistero, Giurisprudenza, Lettere e Filosofia, Economia, Isef, Scienze linguistiche e letterature straniere. È lunga la lista dei laureati Cattolica nella famiglia di Gaia e Francesca Rizzato.
L’austero ingresso dell’Ateneo in Largo Gemelli è stato infatti varcato da nonni, zii, cugini, nipoti.
I primi sono stati i nonni Massimo Torelli, laureato in Giurisprudenza nel 1930 e Margherita Vegetti che nel 1929 conseguì la laurea in Magistero. Massimo e Margherita si sono conosciuti in Università Cattolica, la loro vita insieme è iniziata proprio tra i chiostri bramanteschi e tanti sono i ricordi in comune.
Sono stati tra le prime matricole dell’Ateneo, hanno conosciuto infatti il fondatore padre Agostino Gemelli che, come rammenta nonna Margherita, “li aveva portati in gita a Roma” e voleva che tutte le fanciulle indossassero la famigerata vestaglietta non appena mettevano piede in università.
Nonno Massimo non dimentica invece il compagno di studi Giuseppe Bettiol (giurista e ministro della Pubblica istruzione negli anni 1953-1958) e Amintore Fanfani anche lui studente in Cattolica in quegli anni. Anche la sorella di nonno Massimo, Maria Torelli, ha studiato nell’Ateneo del Sacro Cuore negli anni ‘30, conseguendo la laurea in Lettere.
Di lei Gaia e Francesca conservano un ricordo particolare, perché ha lasciato una raccolta di poesie che scrisse durante la guerra, quando militava, come suo fratello, nel gruppo dei partigiani cattolici della Val Vigezzo. Negli anni ’50 e ’60 in Cattolica si immatricolano due figli dei nonni Margherita e Massimo: zia Ernestina, laureata in Lettere nel 1958, che mentre studiava lavorava alla Stipel e poi è stata professoressa di italiano e latino e zio Giovanni, laureato nel 1965 in Economia e commercio, che ha lavorato a lungo in Lussemburgo presso la Banca Europea per gli Investimenti (BEI).