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Fede, ragione e passione per l'Uomo: l'Università secondo Benedetto XVI

31 dicembre 2022

Fede, ragione e passione per l'Uomo: l'Università secondo Benedetto XVI

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Il Papa Emerito Benedetto XVI si è spento oggi all’età di 95 anni. Nel corso di tutta la sua missione, e particolarmente durante il suo pontificato, ha dimostrato grande sensibilità per il dialogo tra fede e ragione, identificando nell’Università uno dei luoghi fondamentali per rendere fecondo l’incontro tra queste due dimensioni dell’esistenza. Dalla sua elezione al soglio pontificio il 7 maggio 2005 sono state diverse le occasioni di incontro con l’Università Cattolica del Sacro Cuore. Tre i momenti più significativi: la lectio tenuta il 25 novembre 2005 in occasione dell’inaugurazione dell’Anno Accademico 2005-2006 nell’auditorium del campus romano dell’Ateneo, il pellegrinaggio organizzato dall’Università Cattolica in Vaticano il 21 maggio 2011 a novant’anni dalla fondazione nel 1921 e la visita del Santo Padre sempre presso il campus romano dell’Ateneo in occasione del 50° anniversario dalla istituzione della Facoltà di Medicina e Chirurgia il 3 maggio 2012. Benedetto XVI ha poi rinunciato al ministero petrino il 28 febbraio del 2013, ritirandosi a una vita di studio e di preghiera.

Nel suo messaggio di condoglianze il Rettore Franco Anelli sottolinea che Benedetto XVI è stato una guida sicura per il cammino dell’Ateneo, secondo il metodo così mirabilmente sintetizzato nella sua enciclica Caritas in Veritate: «Non c'è l'intelligenza e poi l'amore: ci sono l'amore ricco di intelligenza e l'intelligenza piena di amore» (n. 30). Questa visione armonica della conoscenza e dell’esistenza costituisce un’eredità preziosa, che tutta l’Università Cattolica del Sacro Cuore si impegna a onorare come segno di devozione e di gratitudine nei confronti del Papa Emerito.

LEGGI IL MESSAGGIO DEL RETTORE ANELLI

 

Nei suoi incontri con la Cattolica Benedetto XVI ha sempre sottolineato l’importanza del protagonismo dell’essere umano nella ricerca della verità nel vasto campo del sapere. Eletto da appena poco più di sei mesi, il 25 novembre del 2005 si rivolgeva così alla nostra comunità accademica riunita nel campus romano dell’Ateneo: «Pertanto, cari amici, con rinnovata passione per la verità e per l’uomo gettate le reti al largo, nell’alto mare del sapere, confidando nella parola di Cristo, anche quando succede di sperimentare la fatica e la delusione del non avere "pescato" nulla. Nel vasto mare della cultura Cristo ha sempre bisogno di "pescatori di uomini", cioè di persone di coscienza e ben preparate che mettano le loro competenze professionali al servizio del Regno di Dio. Anche il lavoro di ricerca all’interno dell’Università, se svolto in una prospettiva di fede, fa già parte di questo servizio al Regno e all’uomo!».

IL TESTO INTEGRALE DELLA LECTIO

 

 

Il richiamo al dialogo tra scienza e fede è il filo rosso dei messaggi che Ratzinger ha rivolto nel corso del suo pontificato all’Ateneo dei cattolici italiani. Durante la sua visita per i 50 anni dalla fondazione della Facoltà di Medicina e chirurgia sottolineava: «Vissuta nella sua integralità, la ricerca è illuminata da scienza e fede, e da queste due «ali» trae impulso e slancio, senza mai perdere la giusta umiltà, il senso del proprio limite. In tal modo la ricerca di Dio diventa feconda per l’intelligenza, fermento di cultura, promotrice di vero umanesimo, ricerca che non si arresta alla superficie».

IL DISCORSO INTEGRALE

Monsignor Claudio Giuliodori è stato nominato Assistente Ecclesiastico Generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore proprio da Benedetto XVI il 26 febbraio 2013. Lo stesso pontefice lo aveva nominato vescovo di Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia nel febbraio del 2007. «Ho svolto il ministero episcopale nella Diocesi marchigiana a partire dal 31 marzo 2007 fino al 26 febbraio 2013 quando lo stesso Pontefice mi ha nominato Assistente Ecclesiastico Generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore -racconta Giuliodori-. È stata la sua ultima nomina, prima di lasciare il ministero petrino (28 febbraio) a seguito dell’annuncio fatto l’11 febbraio 2013. A questo incarico il Pontefice mi ha chiamato proprio per rafforzare e animare, dal punto di vista culturale e pastorale, il rapporto tra ragione e fede e il dialogo tra i diversi saperi e la teologia, dimensioni coltivate con grande impegno e abbondanti frutti nell’Università fondato da Padre Agostino Gemelli e dai suoi collaboratori oltre un secolo fa».

IL RICORDO DI MONSIGNOR GIULIODORI

 

Joseph Ratzinger è stato un grande protagonista della storia della Chiesa. Brillante studioso, rinomato teologo e protagonista della stagione del Concilio Vaticano II. È sempre stato originale interprete dell’eredità conciliare, soprattutto durante il suo papato. Il professore di Storia Contemporanea dell’Università Cattolica Agostino Giovagnoli ne ricostruisce la figura complessa e poliedrica per il nostro podcast Le Voci di Cattolicanews.

 

Il docente di Storia delle Dottrine politiche Pietro Luca Azzaro è grande conoscitore della figura di Ratzinger. Su incarico diretto di Liberia Editrice Vaticana è dal 2007 traduttore e curatore della edizione italiana della Opera omnia di Joseph Ratzinger. Secondo Azzaro fu tra i primi a rendersi conto della necessità di "rinnovare la fede" e per questo si fece appassionato interprete del Concilio Vaticano II: «Sin da giovane viceparroco -sottolinea Azzaro-, verso la fine degli anni ’50, si era reso conto che la fede che lo circondava diventava sempre più una fede “per abitudine” e che, per ciò stesso, prima o poi avrebbe esaurito la sua forza propulsiva: sarebbero rimaste tante persone munite del certificato di battesimo, ma non veri testimoni della fede».

RATZINGER, UNA VITA DEDICATA AD AGGIORNARE LA FEDE

«L’orizzonte che anima il lavoro universitario può e deve essere la passione autentica per l’uomo. Solo nel servizio all’uomo la scienza si svolge come vera coltivazione e custodia dell’universo (cfr Gn 2,15). E servire l’uomo è fare la verità nella carità, è amare la vita, rispettarla sempre, a cominciare dalle situazioni in cui essa è più fragile e indifesa. È questo un nostro compito, specialmente nei tempi di crisi: la storia della cultura mostra come la dignità dell’uomo sia stata riconosciuta veramente nella sua integralità alla luce della fede cristiana». Con queste parole Papa Benedetto XVI salutava gli oltre 6000 membri della nostra comunità accademica provenienti da tutte le sedi dell’Ateneo il 21 maggio 2011 in occasione del pellegrinaggio organizzato dalla Cattolica per celebrare i 90 anni dalla sua fondazione. L’invito che il Papa rivolgeva allora al nostro Ateneo suona ancora attuale oggi come allora: «L’Università Cattolica è chiamata ad essere luogo in cui prende forma di eccellenza quell’apertura al sapere, quella passione per la verità, quell’interesse per la storia dell’uomo che caratterizzano l’autentica spiritualità cristiana».

IL TESTO INTEGRALE

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Redazione

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