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Festival dell’Educazione, Brescia prepara l’edizione 2025

04 ottobre 2024

Festival dell’Educazione, Brescia prepara l’edizione 2025

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A un anno esatto dalla prima edizione del Festival internazionale dell’educazione, che ha avuto come tema le “Comunità educative”, è stata annunciata la seconda edizione che si terrà dal 2 al 5 ottobre 2025.

Il tema scelto per il secondo appuntamento è “La città che apprende. Apprendere nella città”.

Come spiega il direttore scientifico Domenico Simeone «il concetto di città educativa. enfatizza le finalità etiche dell’educazione, in opposizione a quelle di natura più utilitaristica e tecnica. La città educativa non prevede, pertanto, solo l’acquisizione di abilità o conoscenze, ma anche lo sviluppo della speranza, la formazione del carattere e della coscienza, elementi fondamentali per l’esercizio della responsabilità da parte di cittadini attivi in società democratiche».

Secondo il preside di Scienze della formazione Simeone, «la città può apprendere e trasformarsi a partire da sguardi che sappiano mostrare altri punti di vista e altre caratteristiche che la possono arricchire e migliorare. Guardare la città dal punto di vista dei bambini, delle donne, degli anziani, delle persone con disabilità, delle persone che provengono da altri contesti culturali, favorisce una cultura della partecipazione che chiama in causa un impegno pedagogico verso le comunità. Il ripensamento degli spazi reali e virtuali della città in chiave trasformativa e democratica può aprire nuove prospettive per il futuro».

Dopo il successo inatteso della prima edizione, che aveva mobilitato quasi 6mila persone in 47 eventi totali e in ascolto di 114 relatori, gli organizzatori hanno presentato i contenuti del Festival internazionale dell’educazione in concomitanza con la Giornata mondiale degli insegnanti del 5 ottobre, voluta dall’Unesco e dedicata quest’anno al tema “Valorizzare la voce degli insegnanti per un nuovo contratto sociale nell'istruzione”. 

«La percezione globale del valore attribuito alla professione docente è preoccupante» afferma l’Unesco. «Studi recenti indicano che in molti Paesi, sia ad alto che a basso reddito, lo status degli insegnanti è considerato basso e in declino. Questo fenomeno è aggravato da una serie di sfide multidimensionali che la professione deve affrontare, tra cui condizioni di lavoro inadeguate, remunerazione non competitiva e carichi di lavoro eccessivi. Questo ci porta a riflettere sulla necessità di un nuovo contratto sociale per l’educazione, in cui gli insegnanti siano al centro, e la loro professione sia rivalutata e reimmaginata come un’impresa collaborativa».

D’altra parte gli insegnanti, sono «donne e uomini che hanno davvero a cuore il destino dell’educazione e della scuola del nostro Paese e non si accontentano di gestire la quotidianità ma vogliono innescare dei processi trasformativi di cambiamento», afferma ancora il preside Domenico Simeone, ricordando che dirigenti scolastici e docenti hanno rappresentato il 35% dei partecipanti agli eventi della prima edizione del Festival.

Proprio per loro, Fondazione Brescia Musei, partner del Festival anche per la seconda edizione, invita tutti gli insegnanti a visitare gratis i musei nella giornata a loro dedicata dall’Unesco il 5 ottobre, per indirizzare poi i propri allievi e studenti a una quotidiana pratica di educazione alla cultura. Un modo per riconoscere pubblicamente il grande valore della loro professionalità educativa.
 

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Redazione

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