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“Fino a qui tutto bene”: la lezione di Alessandra Amoroso in Unicatt

10 maggio 2024

“Fino a qui tutto bene”: la lezione di Alessandra Amoroso in Unicatt

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Ha assistito e ascoltato con interesse e partecipazione alle presentazioni dei progetti realizzati dagli studenti del Master in Comunicazione musicale, il cui fine era immaginare le prospettive future della sua carriera dal punto di vista discografico, degli eventi live e della comunicazione. Una carriera di alto livello in cui si è imposta come una delle voci più importanti della canzone italiana.

Lei è Alessandra Amoroso e lunedì 6 maggio, di ritorno dall’evento Una, Nessuna, Centomila tenutosi la sera prima all’Arena di Verona, è stata la protagonista dell’ultima lezione del laboratorio in Comunicazione strategica e gestione del rapporto con gli artisti tenuto da Veronica Corno, responsabile della comunicazione in Friends&Partners, dove gli allievi del Master hanno avuto l’opportunità di incontrare la cantante e il suo manager, Giacomo Sabatino.

Alla fine delle esposizioni, Alessandra Amoroso ha risposto alle domande dei ragazzi, dando preziosi consigli ai futuri professionisti dell’industria musicale. «Rimanete umani perché il modo in cui si entra in relazione con l’artista è importante» ha detto Alessandra, sottolineando come empatia, chimica e rispetto siano alla base di ogni relazione professionale. «Sono una persona che ha reso la propria passione un lavoro, ma rimango una persona, con emotività, forza, ma anche fragilità» ha proseguito.

Ed è proprio su questo tema che la docente Veronica Corno si è soffermata, spiegando come a volte l’ansia da numeri prenda il sopravvento, lasciando in secondo piano l’arte e gli artisti che dovrebbero essere, al contrario, il centro del lavoro nella musica. Quest’ultima ha aggiunto inoltre che è stato proprio questo il bello dei progetti degli studenti: non essersi lasciati influenzare da dinamiche tipiche dell’industria e aver pensato in grande, magari in modo un po’ naif, ma con “occhi nuovi”, attraverso i quali tutto sembra possibile.

Anche la cantante ha apprezzato le proposte dei ragazzi, accogliendo in maniera entusiasta alcune idee, da potenziali collaborazioni con nuovi autori e interpreti, fino a esplorare sonorità e generi inediti o un ritorno alle sue origini salentine.

L’artista ha poi parlato della recente esperienza a Sanremo 2024. In un contesto rilevante, ma a volte caotico come la kermesse, Alessandra Amoroso ha affermato di aver capito il valore di affidarsi e fidarsi del team con cui lavora per concentrarsi sulla sua priorità, ovvero salire sul palco e cantare. Anche Giacomo Sabatino ha rimarcato come fiducia, connessione e condivisione di valori siano cruciali per poter portare a termine anche le sfide più difficili. Ha poi parlato del proprio ruolo spiegando come sia indispensabile che le persone che gravitano attorno all’artista siano empatiche: «Di fronte a professionisti poco sensibili, il mio ruolo è quello di cuscinetto, per filtrare tutto ciò che arriva ad Alessandra”.

E ora, cosa succederà? «Fino a qui tutto bene» ha risposto ridendo l’artista facendo riferimento al brano portato in gara al Festival, lasciando poi la parola a Veronica Corno per timore di svelare novità ancora non annunciate. Senza anticipare troppi dettagli, Corno ha rivelato alcuni dei prossimi passi della cantante: celebrare i quindici anni di carriera, un nuovo disco e un nuovo tour.

Alessandra Amoroso ha aggiunto inoltre di voler tornare sulle scene in primis per far vedere a sé stessa chi è realmente, ammettendo di non essere sempre riuscita a godersi fino in fondo i traguardi raggiunti in questi quindici anni di attività artistica. «Sarà la mia Reputation Era» ha scherzato citando la popstar americana Taylor Swift.

La lezione si è conclusa con una frase incoraggiante di Alessandra Amoroso ai ragazzi del Master: «Da domani entrerete in un mondo in cui, piccolo o grande che sia il ruolo che avrete, diventerete fondamentali». Dopo aver augurato il meglio a ciascuno degli studenti, li ha abbracciati per poi unirsi a loro per la classica foto ricordo di gruppo.

Un articolo di

Mattia Mascolo e Lorenzo Vuolo

Mattia Mascolo e Lorenzo Vuolo

Studenti Master Comunicazione musicale - Università Cattolica

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