Abbiamo ancora bisogno di essere confortati e orientati nella realizzazione dell’affascinante missione, ma anche difficile e complessa, di formare testimoni dell’amore misericordioso di Dio: medici, personale sanitario e amministrativo che sull’esempio del Buon Samaritano, come lei ci ha ricordato nel secondo capitolo dell’Enciclica Fratelli Tutti, sappiano prendersi cura con le più alte competenze scientifiche e con autentica compassione dei più bisognosi che qui hanno il volto dei malati sofferenti e afflitti da gravi patologie.
Ci aiuti, Santità, ad essere fedeli al carisma dei fondatori e a rinnovare il nostro impegno per continuare ad essere un segno credibile dell’amore di Gesù che ci spinge ad andare verso tutte le periferie e ad essere testimoni credibili di quella Chiesa in cammino sinodale che sa farsi “ospedale da campo” per accogliere e curare le persone ferite nel corpo e nello spirito.
Grazie ancora per la sua presenza e per le sue parole. Dal Sacro Cuore di Gesù giunga ora a tutti noi, attraverso l’Eucaristia da lei presieduta, il farmaco salutare della grazia divina.