Orientare non significa solo guardare al futuro ma anche e soprattutto capire dove si è nel presente.
Parla con cognizione di causa Daniel Zaccaro, a pochi giorni dalla discussione della tesi di laurea magistrale di Progettazione pedagica e formazione delle risorse umane, valutata 110 e lode e realizzata con la supervisione del professor Pierluigi Malavasi come relatore, nella sede di Brescia.
Giovani, orientamento e le possibili linee guida a livello educativo e didattico, sono stati i temi della ricerca.
Un lavoro condotto partendo dall’esperienza quotidiana di Daniel, a contatto con ragazzi sottoposti a procedimento penale, misura cautelare o in regime di messa alla prova come alternativa al carcere minorile, all’interno della comunità Kayròs Onlus di Vimodrone (MI) di cui un tempo lui stesso è stato ospite (leggi l'intervista).
Secondo il neodottore «il mondo adulto e delle competenze deve imparare ad orientare, che non significa solo sapere dove si vuole andare, ma anche aiutare i ragazzi a capire dove sono collocati nel presente».
Molti sono infatti attratti «dalle cose rapide, risultati veloci. A questo occorre rispondere con una vita che abbia un senso da raggiungere, ciò significa diventare grandi davvero».
Dal percorso umano e professionale di Daniel è stato tratto il libro "Ero un bullo" (DeAgostini Editore).