News | Parola del giorno
Il mattino di Pasqua
Sulla scena che apre i racconti della risurrezione nel Vangelo di Giovanni si susseguono diversi personaggi. Maria di Màgdala è la prima a recarsi al sepolcro.
| Bernardino Pessani
06 marzo 2021
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Vangelo di Luca (Lc 15,1-3.11-32)
La parabola del figliol prodigo si trova solo in Luca. Quando ero ragazzo, quell’eccessivo festeggiare del padre per il figlio a lungo assente ma a un certo punto ritrovato, lasciando in secondo piano il figlio presente e laboriosamente fedele, mi suonava contraddittorio. E poi perché prodigo il figlio che ritorna? Semmai prodigo il padre che festeggia col vitello grasso!
Poi ho letto Segno di contraddizione (1977) dell’ancora cardinale Karol Wojtyła. E ho capito.
Dobbiamo saper leggere i segni del tempo che ci è dato per aprire alla visione del futuro. Il figlio maggiore resta fermo, vecchio, nell’abitudine; quello “scapestrato” – prodigo per aver disperso ricchezze e aspettative – mostra un nuovo corso dei tempi.
Vecchia e nuova testimonianza; vecchio e nuovo Testamento. Il sacrificio del vitello è simbolo del cambiamento di paradigma, segno di contraddizione rispetto all’abitudine tranquilla ma non appagante. Il vero protagonista è il Padre, che accoglie in modo incondizionato il figlio, dopo la sua compromissione col mondo, fattosi evidenza concreta di Salvezza.
Un articolo di
Docente di Diritto dell’Unione Europea
Su iniziativa di S. E. mons. Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, e del Centro pastorale pubblichiamo brevi testi evocativi, a partire dal Vangelo del giorno, per aiutare la riflessione e la preghiera in questo periodo così complesso a causa della crisi sanitaria legata alla diffusione del Coronavirus.
Scriveranno teologi, assistenti pastorali e professori. I testi saranno letti in un podcast e accompagnati da un’immagine scelta in rete.