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Notte dei Ricercatori, la scienza a servizio del territorio

02 ottobre 2025

Notte dei Ricercatori, la scienza a servizio del territorio

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«Un’occasione nella quale l’università si mette a disposizione della comunità e del territorio, mostrando la ricaduta quotidiana e le applicazioni pratiche della ricerca condotta in ambito universitario, i cui risultati impattano sulla vita delle persone, migliorandola».

Con queste parole Anna Maria Fellegara, prorettrice dell'Università Cattolica, nel corso della tavola rotonda "Ricerca, creatività e nuove esperienze per ri-abitare il mondo" presso l'Auditorium Santa Giulia di Brescia, ha ricordato l'importanza della Notte delle Ricercatrici e dei Ricercatori che venerdì 26 settembre hanno animato le città di tutta Italia da nord a sud. Anche quest'anno l'Ateneo ha partecipato attivamente all'evento con numerose iniziative nei campus di Brescia e Piacenza.
 

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Redazione

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Nanoscienze, teatro, astrologia e traduzioni sono state protagoniste della Notte della Ricerca di Brescia che, che con oltre 600 studenti presenti al campus di Mompiano, ha registrato il sold out per tutti i laboratori promossi dall'Ateneo.

Ricercatori, studenti e dottorandi della Facoltà di Scienze matematiche fisiche e naturali nei laboratori hanno mostrato "come vedere l'invisibile", grazie ai quanti di energia - chiamati fotoni - che interagiscono con la materia, rivelando informazioni nascoste all’occhio umano come la composizione dei materiali, la qualità dell’aria, la presenza di malattie e la freschezza degli alimenti.


Altissima affluenza ha riguardato i laboratori della Facoltà di Scienze linguistiche e letterature straniere, dal titolo “Playing with languages”, ossia giochi di società tradizionali in lingua nei rispettivi paesi (Francia, Cina, Germania, Inghilterra, Russia e Spagna). Altra attività molto partecipata è stata quella dedicata alle applicazioni mediche della fluidodinamica, spiegata attraverso le bolle di sapone.

Grande partecipazione anche per le attività promosse dalle facoltà di Lettere e filosofia, Psicologia, Scienze della formazione e Scienze politiche e sociali hanno permesso di scoprire che cosa distingue la normalità dalla follia, quanto ci si può considerare attivisti e perfino come datare opere d'arte senza danneggiarle, usando la luce. Nel pomeriggio le attività si sono spostate al Museo di Santa Giulia, per aprirsi a tutta la cittadinanza.


A Piacenza, il cuore della Notte dei Ricercatori è stata l'ex Chiesa del Carmine, dove un mosaico di attività e laboratori hanno raccontato come l’Università Cattolica dialoga con il territorio e con il mondo. 

Le tre facoltà del campus, Scienze agrarie, alimentari e ambientali, Scienze della formazione e Economia e Giurisprudenza, con le loro ricercatrici ed i loro ricercatori hanno incontrato gli studenti delle scuole elementari, medie e superiori, ma anche la cittadinanza mettendo a disposizione del pubblico talk e incontri e tavoli tematici per illustrare le attività di ricerca sulle quali stanno lavorando in questi giorni. 


L'evento è stata l’occasione per avere un "assaggio" di questo patrimonio di saperi. Dalla magia dei numeri in “Bellezza e matematica” ai percorsi su “Alimentazione sana e sostenibile”, dalle esposizioni dedicate alle malattie delle piante e al ruolo di api e insetti come custodi della biodiversità, fino agli approfondimenti sui microrganismi e la sicurezza alimentare. 

Non sono mancate riflessioni più sociali ed economiche, come i laboratori di problem solving ed emozioni, le sfide della moda sostenibile, gli incontri su come fare impresa e quelli dedicati al Made in Italy che innova. Un mosaico di iniziative che, tra le navate e gli spazi espositivi dell’ex Chiesa del Carmine, per contribuire a rendere la scienza accessibile a tutti. 
 

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