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Le studentesse del Marianum alla scoperta della cultura enologica italiana

10 maggio 2024

Le studentesse del Marianum alla scoperta della cultura enologica italiana

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In aggiunta ad una attività accademica più “impegnata”, nei mesi scorsi le studentesse ospiti del Collegio Marianum si sono dedicate - tra conoscenza e svago – ad un percorso di conversazioni ragionate sulla cultura enologica italiana.

Si è trattato di un progetto, sviluppato tra novembre e aprile, che – avendo come comune denominatore il vino - ha coniugato la conoscenza dei diversi vini con un più ampio sapere sulla bevanda che ha allietato l’uomo sin dall’antichità.

Il progetto, che ha visto un percorso di degustazione in tre tempi curato da Paolo Di Caro, presidente della Fondazione Sommelier Sicilia, ha unito “teoria e pratica” grazie a visite guidate e conferenze specifiche.

In particolare, le “lezioni” di Di Caro hanno illustrato il processo naturale di trasformazione dei grappoli di uva in vino, la permanenza delle bottiglie in cantina, le tecniche di degustazione e la conoscenza dei vini, l’importanza della storia dei territori dove si coltivano le viti (il genius loci), l’abbinamento del vino con il cibo in quello che è stato definito “il matrimonio d’amore”. Del resto, abbinare il cibo al vino è un’arte, come il valorizzare un piatto con il giusto vino (e viceversa).

Una conoscenza che ha prodotto positive impressioni nelle studentesse provocando un crescendo di interesse per il mondo del vino grazie ad un’esperienza che ha contribuito a sfatare falsi miti e credenze. «Abbiamo imparato a riconoscere e descrivere i sapori e gli aromi e ad acquisire padronanza nel gustare il vino grazie al dottor Paolo Di Caro che, con competenza e carisma, ci ha accompagnato in questo meraviglioso viaggio di conoscenze e piaceri», ha affermato la studentessa di Scienze politiche e sociali Caterina Piccinno.

Un articolo di

Agostino Picicco

Agostino Picicco

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In un contesto accademico non poteva mancare il riferimento a “Enologia e Letteratura” affidato a Federico Bellini, ricercatore in critica letteraria e letteratura comparata in Università Cattolica. «Prima dell’incontro con il professor Bellini mai avrei pensato di abbinare come oggetto di studio vino e letteratura, due elementi di primo acchito per me non compatibili. Invece è stato affascinante scoprire che è un abbinamento molto più calzante di quanto appaia, entrambi sono oggetto di ricerca attenta di gusto e bellezza», secondo la studentessa di Lettere e filosofia Beatrice Periolo.

Di interesse, poi, la “fase esperienziale” che ha visto le studentesse partecipare ad una visita guidata dei vigneti e cantine “Gerardo Cesari” con relativo percorso di degustazione dei vini contenuti nelle botti in barricaia. «La visita è stata vissuta come un racconto familiare, dove la passione è la forza motrice e la parola chiave che definisce la storia di chi ci ha accolto e ha permesso anche a noi non addetti ai lavori di entrare a far parte di questo racconto», nel commento della studentessa di Scienze politiche e sociali Alice Di Caro.

Il senso dell’originale progetto è affidato alle parole della vicedirettrice del Collegio Marianum, Irene Ferrami: «L’idea di proporre alle nostre collegiali un percorso di conversazioni ragionate su cultura ed enologia rientra nell’ambizione di fornire loro strumenti di conoscenza che non siano già accessibili all’interno del percorso accademico intrapreso. Il ciclo di incontri e degustazioni curato dal dottor Di Caro ha fornito loro la maggior consapevolezza e conoscenza che ha reso particolarmente interessante e formativa la visita ai vigneti Cesari. L’incontro con il ricercatore Federico Bellini, infine, ha elevato le conoscenze pratiche acquisite, evidenziando come enologia e letteratura siano realtà intersecate ed intersecabili».

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