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Lo spettacolo che dà voce ai grandi muri della Storia

02 dicembre 2022

Lo spettacolo che dà voce ai grandi muri della Storia

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Questa volta i muri potranno parlare. A dargli voce saranno Paolo Colombo e Michele Tranquillini con “Storie di Umanità Divisa: dalla Grande Muraglia a Banksy”, una lezione-spettacolo organizzata dall’Università Cattolica del Sacro Cuore e assieme agli Alumni dell’Ateneo in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia in Belgio e l’Istituto Italiano di Cultura che si terrà il 7 dicembre 2022 a Bruxelles sul palco del Teatro dell’Istituto Italiano di Cultura. Sono stati invitati gli ex studenti della Cattolica oltre agli europarlamentari, i funzionari delle istituzioni europee e alla comunità italiana presenti a Bruxelles. All’evento parteciperà il Rettore dell’Ateneo Franco Anelli. Al termine dell’evento si svolgerà un momento di incontro dedicato agli alumni della Cattolica.

Il format è quello dello History Telling. È nato qualche anno fa da un’idea di Paolo Colombo, docente di Istituzioni Politiche in Cattolica, per provare a dimostrare che la Storia è tutt’altro che noiosa usando un mix di musica, video, parole e disegni per trasmettere il sapere storico senza mai venire meno al rigore scientifico necessario. Nel tempo sono state raccontate in questo modo storie come quella del Ghetto di Varsavia, della Romania di Ceausescu o del terrorismo in Italia.

Saranno proprio grafiche e disegni ad avere una parte importante il 7 dicembre: sul palco, infatti, mentre la narrazione di Colombo guiderà gli spettatori dal Vallo di Adriano fino alla Grande Muraglia cinese, passando per Berlino, Gerusalemme e altri grandi muri della Storia, Michele Tranquillini disegnerà in diretta la loro nascita, crescita, caduta. Tranquillini è un famoso illustratore e realizza mappe e reportage di viaggio illustrati, oltre a grafiche e video.

«L’idea è venuta a me e Michele mentre eravamo a Gerusalemme. La Storia è piena di momenti in cui sono state erette barriere, a volte per proteggersi, a volte per separare, a volte per rinchiudere -spiega Colombo-, ragioneremo su perché nascono e vengono abbattuti i muri ma le storie che racconteremo vogliono far riflettere sul senso di dividere o meno le persone. Ecco perché faremo parlare in prima persona i muri e useremo anche l’espediente delle scritte e della street art. Non a caso nel titolo dello spettacolo è citato Banksy».

Questi muri, fisici e metaforici, e le storie di chi vive alla loro ombra parlano quindi della nostra Storia, delle nostre aspirazioni e dei limiti che ne hanno condizionato la realizzazione nel corso dei secoli e che ancora oggi separano e dividono gli esseri umani in molte parti del globo. È significativo che la lezione spettacolo si tenga proprio a Bruxelles, capitale dell’Unione Europea e simbolo dell’unità del Vecchio Continente. Un momento di comunità e di condivisione del sapere che caratterizzano la missione dell’Università e che la Cattolica, nata proprio il 7 dicembre di 101 anni fa, ha deciso di regalarsi per festeggiare al meglio il suo compleanno.

Un articolo di

Michele Nardi

Michele Nardi

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