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Maurizio Sella, lezioni di vita e di lavoro per neolaureati

23 febbraio 2024

Maurizio Sella, lezioni di vita e di lavoro per neolaureati

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«Cercare di fare sempre bene ciò che vi danno da fare», qualunque sia il posto di lavoro scelto: un’azienda famigliare, una multinazionale o un’impresa statale. Quello che conta è saper affrontare sempre le situazioni con «autonomia, responsabilità, velocità di decisione, capacità di fare squadra» e, non da ultimo, «con gioia e ottimismo». È un manuale di regole e suggerimenti preziosi quello dispensato da Maurizio Sella, presidente del Gruppo Sella, ai neodottori della Facoltà di Scienze bancarie, finanziarie e assicurative che, riuniti lunedì 19 febbraio nell’Aula Magna dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, hanno ricevuto il titolo di laurea triennale di Economia dei mercati e degli intermediari finanziari dalle mani della Commissione presieduta da Giovanni Petrella, docente di Derivative Securities Pricing, e composta da Giulio Anselmi ed Enrico Berbenni, che nella stessa Facoltà insegnano rispettivamente Strumenti derivati e Storia della moneta e della banca.

«In Cattolica abbiamo l’ambizione di contribuire alla crescita e alla formazione di studenti che siano ottimi professionisti, dotati di competenze tecniche e anche di un elevato profilo etico, pronti ad accettare sfide sia su argomenti conosciuti sia su aree oggi ancora poco note», ha esordito il professor Petrella. In particolare, rivolgendo le sue congratulazioni ai giovani che hanno concluso la prima tappa del percorso universitario, li ha invitati a riflettere su alcuni elementi da portare sempre con sé. «Siate curiosi senza fermarvi mai alle apparenze; abbiate standard elevati in modo da essere pienamente soddisfatti e non avere rammarichi; sappiate fare domande, non ponendovi limiti, con la consapevolezza che si può sbagliare e imparare dai propri fallimenti».

 

 

 

Già, perché per raggiungere buoni risultati in campo professionale, accanto a formazione e competenze tecniche, servono anche altre doti, come «spontaneità, trasparenza, autenticità», indispensabili per dare il meglio di sé e «battere la concorrenza». Lo sa bene il presidente del Gruppo Sella, con alle spalle una carriera esemplare cominciata nel 1966 subito dopo la laurea in economia e commercio all’Università di Torino, facendo la “gavetta” in Banca Sella dove, percorrendo tutte le tappe dal 1974 al 2004, ne è stato amministratore delegato e direttore generale. Numerosi, poi, i ruoli ricoperti a livello nazionale - dal 2013 al 2017 ha presieduto l’Associazione fra le Società Italiane per Azioni (Assonime) e dal 1998 al 2006 è stato presidente dell’Associazione Bancaria Italiana (Abi), per citarne alcuni – come pure in ambito europeo. Attualmente fa parte del Consiglio per le relazioni fra Italia e Stati Uniti e del Board dello stesso dal 1999, nonché del Gruppo Italiano della Trilateral Commission e dal 2019 è presidente della Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro.

Uno speech, quello pronunciato dal presidente Sella, ricco di sollecitazioni e all’insegna della positività. «Bisogna allenare i muscoli dell’ottimismo», è infatti il primo consiglio suggerito, soprattutto in una fase storica come quella che stiamo attraversando dove sembrano predominare solo le ragioni dei pessimisti, in particolare se si guardano le opportunità professionali. Eppure, «esistono tante possibilità nel campo del lavoro e i dati lo dimostrano», ha precisato il keynote speaker, mostrando alla platea alcuni grafici sul tasso di disoccupazione in calo nel nostro Paese rispetto agli anni precedenti.

Dal suo punto di vista, per chi si appresta a entrare nel mondo del lavoro a fare la differenza è l’«impegno» costante e quotidiano. «Facendo bene ogni giorno i compiti assegnati, non solo ci si appassiona al proprio lavoro, ma si contribuisce a migliorare la produttività dell’azienda e a essere parte del cambiamento». Ma sono anche altre le regole da mettere in pratica per ottenere successo. Innanzitutto, «proseguire con la formazione continua», per specializzarsi in ambiti innovativi, come Intelligenza Artificiale e ChatGpt, utili a governare l’enorme massa di dati che abbiamo a disposizione. «La digitalizzazione è ormai compenetrata in ogni mestiere. Per questo è importante conoscere e informarsi in maniera adeguata», anche perché, e la storia lo dimostra, «il progresso tecnologico è sempre andato d’accordo con la dinamica salariale».

Competenze tecniche a parte, secondo il cavalier Sella, sono fondamentali atteggiamenti e comportamenti ottimali. «Contano l’estrema gentilezza, il garbo, il modo di porgersi all’altro, l’onestà. Solo così si arriva a una buona gestione dell’impresa». E, prima di lasciare spazio alla consegna dei diplomi di laurea, ha voluto concludere il suo discorso con questo monito: «Il mondo è pieno di persone capaci e talentuose ma spesso con poca voglia di lavorare. Ce ne sono poi altre meno dotate, ma tenaci, nel senso di voler fare le cose al meglio, gentili, in grado di dare l’esempio, di insegnare a chi viene dopo. Ecco sono loro quelle che faranno più strada nella vita».

 

Un articolo di

Katia Biondi

Katia Biondi

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