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Medicina e Giurisprudenza, la cura delle persone, le norme della cura

14 maggio 2021

Medicina e Giurisprudenza, la cura delle persone, le norme della cura

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Una comunità universitaria di persone che studiano insieme per la cura di chi soffre: è questa la Facoltà di Medicina e chirurgia presentata giovedì 13 maggio nella quarta giornata della Open Week Unicatt, con le testimonianze dei docenti e degli studenti del Campus di Roma.

«Quando sono entrato in questa Facoltà da studente – ha detto il professor Antonio Lanzone, presidente del Corso di laurea magistrale in Medicina e chirurgia – mi sono sentito accolto come in una famiglia. Al di là delle strutture universitarie e ospedaliere, nella vita di ricerca e in quella clinica nei reparti dell’ospedale, i nostri studenti hanno a disposizione aree studio in comune, processi di apprendimento a stretto contatto con i docenti di riferimento in una continua condivisione di temi scientifici e di vita insieme».

Questo senso di vera “vita in campus” è stato confermato da Tommaso Osti, studente del sesto anno del Corso di laurea in Medicina e chirurgia: «Questi sei anni sono stati intensi, sia dal punto di vista dello studio in un vero centro di eccellenza e della qualità della formazione sia dal punto di vista delle amicizie e delle persone che ho conosciuto qui che sicuramente mi accompagneranno come legami di vita».

 

L’incontro è poi entrato nel vivo dell’offerta formativa con la presentazione dei tratti distintivi dei quattro Corsi di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e chirurgia, Medicine and Surgery, Odontoiatria e protesi dentaria e Farmacia, quest’ultimo illustrato dal professor Andrea Urbani, presidente del corso: «Quella del campus di Roma è una comunità accademica molto vivace e da questa attività continua di crescita è nato, quattro anni fa, un nuovo corso di laurea che proietta la formazione del farmacista in un futuro dove il ruolo della Farmacia è notevolmente cambiato, particolarmente nel sistema della sanità territoriale, non solo dal punto di vista sanitario, ma anche diagnostico».

Quindi, E-learning, riorganizzazione e innovazione didattica, piena sinergia con la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, biblioteche, aule e strutture nuove, spazi per lo sport e il tempo libero, strutture all’avanguardia, collegi e un campus  vivace e accogliente sono stati i temi dell’intervento del dottor Lorenzo Cecchi, direttore della sede di Roma dell’Ateneo: «Chi viene a studiare nel campus di Roma viene a vivere la realtà del medico, fin dal primo anno di corso, proprio secondo l’ispirazione del nostro fondatore, Padre Gemelli: imparare a prendersi cura della persona e non solo curare la sua malattia, essere accanto al paziente, acquisire la capacità relazionale necessaria ad essere grandi medici, oltre e insieme alla formazione e alle competenze scientifiche».

L’offerta formativa della Facoltà di Medicina e chirurgia non è attiva solo nella sede e nella città di Roma, ma in tutto il territorio nazionale grazie alle sedi convenzionate che ospitano alcuni corsi di laurea triennale delle Professioni sanitarie, illustrati, soprattutto di vista dell’attività professionalizzante, del lavoro in team e dell’assistenza dalla professoressa Lucia Zaino, direttrice delle attività didattiche professionalizzanti e di tirocinio del corso di laurea triennale in Infermieristica: «Prendersi cura di chi domani dovrà curare: è questa, anzitutto, la nostra prima attenzione ogni volta che accogliamo i nostri studenti in questo progetto educativo davvero a 360 gradi, nel grande “cantiere operoso” e senza sosta che è il Policlinico Gemelli, un luogo di studio, ricerca e cura in continua evoluzione».

«Ho scelto di studiare all’Università Cattolica proprio grazie all’entusiasmo dei docenti della facoltà che vedevo negli Open Day – ha detto nella sua testimonianza Simona Salusest, studentessa del terzo anno del Corso di laurea triennale in Ostetricia – La possibilità di svolgere il tirocinio presso il Policlinico Gemelli che è un IRCCS, cioè un Istituto di ricerca e cura a carattere scientifico, mi ha motivato ancor di più. E ho scelto una Professione sanitaria poiché essere a fianco di chi ha bisogno, sia egli malato o, come nel mio caso, una donna che sta per partorire, è un privilegio».
 


«Il diritto: una scoperta piacevolissima e non scontata»: ha risposto così - durante la presentazione della Facoltà di Giurisprudenza - il preside Stefano Solimano alla domanda di un futuro studente che lamentava la conoscenza confusa del senso del diritto per l’uomo comune.

In effetti il diritto innerva tutti gli aspetti della convivenza umana e del vivere civile, e di conseguenza prevede figure professionali nuove e adeguate alla complessità della società odierna e del mondo del lavoro. Alle classiche figure dell’avvocato, del notaio, del magistrato e del dirigente amministrativo si aggiungono quelle di chi cura lo svolgimento del lavoro in sicurezza e la gestione di situazioni delicate legate alla privacy, del legale d’impresa, dei consulenti nel lavoro e di coloro che governano le relazioni sindacali (figure che nel periodo della pandemia sono state molto utili per risolvere problemi nuovi).

«La Facoltà di Giurisprudenza coglie i bisogni della realtà e traduce in formazione giuridica le sfide della contemporaneità unendo la solidità delle tradizionali basi del diritto con l’innovazione richiesta per offrire risposte ai problemi nuovi», come ha affermato ancora il preside Solimano.

Così alle materie classiche che costituiscono la formazione di base del giurista si aggiungono insegnamenti “nuovi” e percorsi formativi che tengono conto delle opportunità attuali, come la partecipazione alle “cliniche legali” per trasformare le conoscenze in competenze proprie della professione di avvocato già durante gli studi, o la frequenza della Fordharm University di New York per conseguire il titolo double degree spendibile in Italia e in America, o le convenzioni con gli ordini degli avvocati e dei consulenti del lavoro per svolgere in anticipo il previsto tirocinio, entrando così nel mondo delle professioni prima di aver conseguito la laurea. I corsi di studio, inoltre, si possono adattare alla sensibilità e agli interessi degli studenti tramite numerosi esami opzionali. Da segnalare anche corsi su temi di diritto internazionale svolti in lingua inglese e la presenza nel piano di studi di materie economiche, specifiche per i futuri giuristi, per completare le conoscenze del diritto con quelle dell’economia e della finanza.

Tra gli obiettivi formativi della Facoltà il professor Antonio Albanese, coordinatore del corso di laurea quinquennale a ciclo unico in Giurisprudenza, ha sottolineato «l’importanza di trasmettere capacità argomentative persuasive su una determinata tesi e capacità comunicative in cui il linguaggio tecnico non sia espressivo di snobismo o esoterismo del giurista ma di conoscenza normativa e precisione, per diventare professionisti autorevoli e realizzarsi come persone nella società».

Il legame tra lo studio universitario e l’attinenza alle nuove esigenze del mondo del lavoro è stato richiamato anche dal professor Matteo Corti, coordinatore del corso di laurea in Servizi giuridici, «grazie al confronto serrato tra la Facoltà e le Parti Sociali portatrici delle esigenze alle quali il diritto deve rispondere».

Dopo gli accademici, moderati dalla giornalista Giuliana Grimaldi, hanno portato la loro testimonianza, per i diversi ambiti prima indicati, due laureati della Facoltà: Floriana Sarra, avvocato dello Studio legale Gianni & Origoni, e Nicola Dolci, investment manager del 4IP Group Sàrl.

Entrambi hanno messo in evidenza come la Cattolica ha permesso loro di recarsi all’estero per studiare e fare ricerche in vista della tesi di laurea, e come siano stati gratificati nei colloqui di lavoro, vedendo l’apprezzamento e la considerazione che riceveva il titolo qui conseguito e che li ha agevolati nell’assunzione lavorativa, oltre ad aver consentito loro di trascorrere in modo piacevole gli anni dello studio.

Un articolo di

Federica Mancinelli e Agostino Picicco

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