«Certamente passione, curiosità, voglia di sperimentare non devono mancare a chi intende scegliere una facoltà scientifica, tenendo ben presente che significa aprirsi un ventaglio di prospettive occupazionali che spaziano dal mondo della formazione, delle aziende a quello della ricerca. I laureati nelle materie Stem – dicono i docenti Alessandro Musesti, Stefania Pagliara e Daniele Tessera che hanno presentato i tre indirizzi in Matematica, Fisica e informatica, non conoscono la parola disoccupazione perché in un mondo guidato dalle tecnologie e che cambiano a velocità impressionanti, i protagonisti del futuro fonderanno il proprio successo non esclusivamente su conoscenze tecniche ma sulla capacità di applicare conoscenza e metodologie scientifiche a problemi reali in maniera flessibile, sulla curiosità intellettuale e sulla volontà di apprendere nuovi concetti e risolvere in maniera originale problemi complessi e multidisciplinari, sull’apertura alle nuove sfide e sulla capacità di guidare il cambiamento connesso allo sviluppo tecnologico».
Ora che il Covid pare quasi sotto controllo grazie alle vaccinazioni, si fa più incalzante la necessità di capire quale scossone ha prodotto nella società nei suoi diversi aspetti.
«I nostri corsi – ha precisato Guido Merzoni, preside della Facoltà di Scienze politiche e sociali - offrono gli strumenti per interpretare i cambiamenti della società e così affrontare le sfide del mondo contemporaneo (tra le tante l’aiuto ai disagiati, la questione ambientale, quella della concentrazione della ricchezza, il superamento delle disuguaglianze, evidenziate dall’attuale pandemia), con una professionalità che agevola l’ingresso nel mondo del lavoro e la capacità di continuare ad imparare in una società che cambia, con un’attenzione particolare alla situazione internazionale».