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Scienze dure e scienze sociali per interpretare la realtà nel post Covid

13 maggio 2021

Scienze dure e scienze sociali per interpretare la realtà nel post Covid

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Di dati ne abbiamo visti e ascoltati moltissimi in questi mesi di pandemia. Più difficile è apparsa la lettura della realtà e le previsioni future che questi numeri suggerivano. Mai come in questo momento è stata chiara l’importanza di una formazione in matematica, fisica e informatica. 

Con queste parole Maurizio Paolini, preside della Facoltà di Scienze matematiche fisiche e naturali  si è rivolto agli studenti che hanno seguito la terza giornata di "Play the future, Open week", dedicata alla presentazione del corso di laurea in Matematica e nel secondo pomeriggio alla facoltà di Scienze politiche e sociali introdotta dal preside Guido Merzoni.

Un articolo di

Antonella Olivari

Antonella Olivari

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«Certamente passione, curiosità, voglia di sperimentare non devono mancare a chi intende scegliere una facoltà scientifica, tenendo ben presente che significa aprirsi un ventaglio di prospettive occupazionali che spaziano dal mondo della formazione, delle aziende a quello della ricerca. I laureati nelle materie Stem – dicono i docenti Alessandro Musesti, Stefania Pagliara e Daniele Tessera che hanno presentato i tre indirizzi in Matematica, Fisica e informatica, non conoscono la parola disoccupazione perché in un mondo guidato dalle tecnologie e che cambiano a velocità impressionanti, i protagonisti del futuro fonderanno il proprio successo non esclusivamente su conoscenze tecniche ma sulla capacità di applicare conoscenza e metodologie scientifiche a problemi reali in maniera flessibile, sulla curiosità intellettuale e sulla volontà di apprendere nuovi concetti e risolvere in maniera originale problemi complessi e multidisciplinari, sull’apertura alle nuove sfide e sulla capacità di guidare il cambiamento connesso allo sviluppo tecnologico».

Ora che il Covid pare quasi sotto controllo grazie alle vaccinazioni, si fa più incalzante la necessità di capire quale scossone ha prodotto nella società nei suoi diversi aspetti.

«I nostri corsi – ha precisato Guido Merzoni, preside della Facoltà di Scienze politiche e sociali - offrono gli strumenti per interpretare i cambiamenti della società e così affrontare le sfide del mondo contemporaneo (tra le tante l’aiuto ai disagiati, la questione ambientale, quella della concentrazione della ricchezza, il superamento delle disuguaglianze, evidenziate dall’attuale pandemia), con una professionalità che agevola l’ingresso nel mondo del lavoro e la capacità di continuare ad imparare in una società che cambia, con un’attenzione particolare alla situazione internazionale».

 

Ed è qui che ritroviamo i temi approfonditi dai corsi di laurea proposti dalla Facoltà di Scienze politiche e sociali. Quelli del bene comune, della dignità della persona, della solidarietà e della sussidiarietà, innestati su un sapere interpretativo e aperto caratterizzato da multidisciplinarietà e interdisciplinarietà (con riferimento al mondo del diritto, economia, politologia, psicologia, sociologia, storia).

 

A illustrare più nei dettagli l’offerta formativa sono stati il professor Mario Maggioni per il corso di laurea in Scienze politiche e delle relazioni internazionali, la professoressa Giulia Rivellini per il corso di laurea in Sociologia, la professoressa Giovanna Mascheroni per i corsi di Comunicazione e società, e Communication Management – COMMA, la professoressa Elena Cabiati per il corso di laurea in Scienze del servizio sociale attivo presso le sedi di Milano e Brescia, il professor Damiano Palano per il corso di Scienze politiche e delle relazioni internazionali della sede di Brescia.

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