Nel 2020 è stato il vincitore dell’Orso d’Oro al Festival del cinema di Berlino ed è ancora uno dei più potenti atti di opposizione al regime di Teheran e alla pena di morte: è “There is no evil”, il film diretto dal regista iraniano Mohammad Rasoulof, che martedì 28 marzo alle ore 17.30 verrà proiettato nell’Auditorium della sede di Roma dell’Università Cattolica.
L’iniziativa, promossa dal professor Giovanni Gambassi e dalle studentesse e studenti del Corso di laurea in Medicine and Surgery della Facoltà di Medicina e chirurgia, si aprirà alle ore 17.00 con alcune testimonianze degli studenti di nazionalità iraniana del corso.
Il film, girato in segreto, inizia con ventiquattro ore nella vita di un uomo, lavoratore e padre di famiglia, continua con la storia di un giovane agente di polizia al quale viene affidato un incarico difficile ed emotivamente impegnativo, passando per la storia di un soldato che al suo ritorno a casa scopre un orribile segreto, per terminare con la vicenda di un misterioso medico e di una ragazza che si reincontrano dopo molti anni. Storie apparentemente diverse, separate e normali, in realtà collegate dal filo narrativo del contesto della società iraniana e di una continua battaglia morale.
Una pellicola originale, sfidante e interessante e ancora al centro delle vicende che hanno sconvolto l’Iran negli ultimi anni, ricordando che Rasoulof non è riuscito a raggiungere Berlino per ritirare il prestigioso premio e gli è stato impedito di lasciare il Paese e continuare a svolgere il suo lavoro di regista.
«Le università sono state l’epicentro delle proteste antigovernative che in questi mesi stanno sconvolgendo l’Iran. Generazioni di giovani studenti hanno subito una feroce repressione a seguito delle proteste rivolte a rivendicare libertà, giustizia e il pieno rispetto dei diritti umani. L’Università Cattolica ha inteso aderire agli appelli della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, della Rete delle università italiane per la pace e del Network Scholars at Risk, per esprimere profonda costernazione e ferma condanna per i gravi fatti – anticipa il prof. Gambassi, Coordinatore del corso di laurea in Medicine and Surgery - Ci è parso, dunque, che un momento di riflessione culturale e la proiezione di un capolavoro di un regista iraniano come “There is no evil” sia il modo più tangibile per ribadire l’appoggio e esprimere solidarietà alle studentesse e agli studenti iraniani del nostro Ateneo, nella sua sede romana. Lo scopo che si prefigge questa iniziativa è quello di mantenere alta l’attenzione della nostra comunità accademica sulle violenze e le limitazioni delle libertà fondamentali che continuano quotidianamente in Iran, stimolando ciascuno di noi ad approfondire le ragioni delle proteste di migliaia di donne e uomini in Iran e le motivazioni della reazione del regime».
Dopo gli eventi promossi in Ateneo nello scorso autunno, nelle sedi di Milano, con significative testimonianze, e di Brescia, ora sarà la potenza del cinema ad entrare anche nelle aule universitarie attraverso storie di vita quotidiana che raccontano che cosa può accadere alle persone comuni quando si trovano dinanzi alla scelta tra sottomettersi al male e all’ingiustizia o ribellarsi, rischiando la propria vita e quella dei propri cari, nella tensione irrinunciabile di esprimere e difendere la propria libertà.