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Studiare in Cattolica, la scelta migliore per il nostro futuro

11 luglio 2024

Studiare in Cattolica, la scelta migliore per il nostro futuro

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Sebbene abbiano frequentato Facoltà diverse in anni differenti - zia Germana si è laureata nel 1987 alla Facoltà di Lettere, mentre il nipote Marco, dopo la triennale, ha conseguito nel 2024 la laurea magistrale in Management per l’impresa alla Facoltà di Economia - tutti e due sono convinti che gli anni di studio in Cattolica siano stati anni decisivi, che hanno dato una formazione e una preparazione completa e di qualità. Anni ricchi di opportunità che hanno permesso una crescita professionale e personale. Rievocando professori, vittorie sportive ed esperienze all’estero Germana e Marco raccontano la gratitudine per la loro università e l’orgoglio di appartenere alla Community Alumni.


Entrambi considerano la scelta di essersi iscritti in Università Cattolica una scelta perfetta, indovinata e coerente con i loro interessi, con le loro inclinazioni, con quello che pensavano, quando immaginavano il loro possibile futuro professionale. Oltre al ricordo di anni intensi, entusiasmanti, in un ambiente stimolante e brillante per il confronto costante con docenti e fra studenti, ad accomunare il pensiero di Germana Garavaglia e Marco Trevisan - rispettivamente zia e nipote e alumni della Facoltà di Lettere e di Economia - c’è la certezza che attraverso la formazione ricevuta nell’Ateneo di Largo Gemelli hanno acquisito le competenze e le conoscenze fondamentali per perseguire obiettivi, passioni e vocazioni.   

Sebbene infatti i corsi di laurea diversi e malgrado abbiamo frequentato la Cattolica in anni differenti – Germana si è laureata nel 1987, con il professor Francesco Mattesini, discutendo una tesi dal titolo La problematica religiosa in Bacchelli romanziere (1927-1966), mentre suo nipote Marco dopo la laurea triennale in Economia e gestione aziendale, ha conseguito nel 2024 la laurea magistrale in Management per l’impresa con una tesi sul tema Private markets secondaries: analisi empirica di allocazione e correlazione negli attuali contesti di mercato - tutti e due sono convinti che gli anni di studio in Largo Gemelli siano stati anni decisivi, che hanno dato una formazione e una preparazione completa e di qualità. Se infatti per Marco hanno rappresentato «una fase cruciale della mia formazione professionale e personale, per gli studi e le discipline approfondite, così come per le importanti relazioni con i professori e i compagni di corso destinate a durare nel tempo»; per Germana lo studio in Cattolica le ha permesso «di verificare che il mio progetto di diventare insegnante fosse quello a me più consono, nonché di approfondire i miei interessi e le mie passioni come la letteratura».

«Il desiderio di verificare quanto e come il messaggio cristiano potesse interessare ogni ambito, anche quello culturale e professionale» è stato uno dei motivi che hanno spinto l’alumna Germana a immatricolarsi in Cattolica, oltre alla eccellente reputazione e alla «fama di essere un’ottima università in grado di fornire una solida preparazione culturale» testimoniata dai suoi amici già iscritti nell’Ateneo del Sacro Cuore.

A sua volta, i bei ricordi e le testimonianze positive di zia Germana riguardo i suoi studi  universitari, hanno influito sulla scelta del nipote Marco, su quella scelta che lui stesso non ha dubbi nel definire «la migliore che potessi prendere - sottolineando come - sapendo di voler intraprendere un percorso di studi legato a discipline economico/finanziarie - dopo essermi confrontato con amici e conoscenti – compresi chiaramente che la Cattolica con le sue utili opportunità di networking e stage, presso importanti aziende, era l’università giusta per me».

Un articolo di

Graziana Gabbianelli

Graziana Gabbianelli

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Anche il rapporto con i docenti – per entrambi gli alumni Germana e Marco – è stata un ‘esperienza positiva e formativa. «Il professor Theo Russell, relatore della mia tesi, ha avuto indubbiamente un impatto molto significativo sulla mia formazione e ha influenzato la mia decisione di specializzarmi nel campo dei Private markets, ambito che continuo oggi a esplorare nella mia carriera professionale»  racconta Marco, che spiega come le lezioni del professor Russell «caratterizzate da un mix tra conoscenze teoriche e applicazioni pratiche attraverso progetti di gruppo» lo abbiano fatto appassionare al mondo della finanza, così come i suoi consigli -ricevuti durante i vari colloqui nel corso della stesura della tesi -  gli hanno permesso di comprendere meglio aspetti fondamentali di questa disciplina.

L’alumna Germana riserva invece un ricordo speciale a tre docenti in particolare che «hanno lasciato segni profondi nella mia formazione umana e professionale: Luigi Giussani, Claudio Scarpati e Pietro Zerbi. Mi hanno insegnato la serietà nello studio e nel lavoro, il rispetto per il prossimo, la passione per l’umano e un saper guardare senza pregiudizi tutta la realtà, nella sua complessa sfaccettatura». Ma a questi tre professori – spiega Germana - deve soprattutto i fondamenti del suo essere oggi insegnante, vale a dire: «Avere stima per gli alunni, il rispetto per la libertà altrui, essere aperti al confronto con tutti, lo studio della letteratura partendo dal testo dell’autore che diventa l’”amico” con cui paragonarsi, non scandendo mai però nel superficiale e soprattutto una vera passione per la scoperta della realtà».  Al suo studio, alla sua laurea in Cattolica l’alumna Germana sostanzialmente deve, anzi, riconosce, il valore di «averle dato modo di verificare come l’esperienza cristiana valorizzi l’umano e sia in grado di creare ambiti in cui quest’ultimo possa esprimersi e crescere».

Dalle parole di zia Germana e del nipote Marco traspare chiaramente che studiare in Cattolica è un’esperienza che ti accompagna per tutta la vita, perché non solo ti prepara culturalmente, ma ti arricchisce per le tante opportunità di formazione e crescita che ti offre.

«Il mio periodo di Erasmus in Svezia ha arricchito il mio percorso di studi, offrendomi una prospettiva internazionale e ulteriori conoscenze che hanno completato le mie competenze in ambito finanziario e gestionale – racconta infatti Marco - l’immersione in un contesto multiculturale ha inoltre migliorato le mie capacità di adattamento, problem solving e comunicazione in inglese, tutte capacità fondamentali per interagire efficacemente, come posso oggi verificare sul lavoro, quando mi rapporto con clienti e controparti straniere».

Un’altra esperienza emozionante e indimenticabile vissuta da Marco, quando era studente Unicatt, è stata l’aver fatto parte della squadra di calcio a undici dell’Ateneo per due anni. «Un’avventura entusiasmante culminata con la vittoria del Campionato universitario milanese e della Coppa Lombardia» ricorda l’alumnus, che sottolinea come questa opportunità sportiva gli abbia permesso di conoscere tanti nuovi amici, ragazzi che magari avevano già frequentato corsi che lui avrebbe dovuto seguire più avanti e che quindi gli hanno saputo dare utili consigli e dritte per lo studio e l’esame da superare, ragazzi con cui si era formato un bel gruppo e con cui si sente ancora oggi. Ma in particolare Marco ci tiene a dire che per uno studente partecipare alle varie iniziative sportive organizzate dal CUS Cattolica significa «mettersi alla prova, sperimentare dinamiche di gruppo con altri compagni, senza dimenticare l’orgoglio di difendere i colori della propria università!».

Fondamentale poi per Marco è stato il fatto che la Cattolica si è rivelata concretamente il trait d’union tra il percorso di studio accademico e il mondo del lavoro. «Nell’ultimo semestre del mio corso di laurea era previsto uno stage curricolare di sei mesi che consentisse di mettere in pratica le competenze acquisite durante lo studio. Considerato il grande interesse che aveva suscitato in me il corso di Private banking, ho deciso di cercare il mio stage nel settore dei mercati privati e così, a marzo 2023, ho iniziato il mio tirocinio come Investment Analyst presso Colombo & Partners, una boutique di investimento focalizzata solo sui Private Markets». Tale esperienza “sul campo” ha permesso a Marco di applicare nel concreto le competenze apprese durante gli studi nonché di comprendere, effettivamente, il suo interesse per tale ambito finanziario. Ma soprattutto ha permesso al neolaureato Marco un ingresso diretto nell’attività professionale: «Dopo il periodo di stage sono stato assunto dalla società dove attualmente lavoro ancora».

Le Facoltà, i corsi di studio, gli anni accademici, le attività e le passioni, tutto è differente nell’esperienza vissuta in Cattolica e raccontata da Germana e Marco. Ma spicca un fil rouge che li unisce: la consapevolezza per entrambi di aver ricevuto una formazione rigorosa, fatta di eccellenza e concretezza applicativa, una formazione ricevuta in una università che è un luogo di studi, di sviluppo della persona e di progresso del sapere.

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