Nel discorso di saluto in chiusura dell’anno accademico – e spesso anche dell’esperienza di vita comune per i collegiali che hanno terminato il proprio percorso universitario – uno dei messaggi che si cerca di evidenziare è che non finisce lì. Nonostante la giusta nostalgia che si proverà, nonostante il necessario distacco da una realtà quotidiana che li ha accolti e accompagnati per anni, gli ormai ex collegiali devono ricordarsi che i legami e le relazioni costruite nel tempo resistono e vanno coltivate, anche se in forme diverse.»
Con queste parole il direttore del collegio Ludovicianum Piergiuseppe Capriotti descrive i sentimenti alla base delle occasioni di incontro e conoscenza che sono le Assemblee degli ex collegiali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, appuntamenti che, anche grazie al prezioso supporto di Alumni UCSC, rinverdiscono legami e permettono di crearne di nuovi – sia professionali sia, soprattutto, umani – tra collegiali di ieri e di oggi.
Ad “aprire le danze” per quest’anno sono stati proprio i membri dell’Associazione Ludovici: «Si è trattato della seconda Assemblea ordinaria, poco più di un anno dopo l’assemblea inaugurale di giugno 2023» racconta Capriotti, che ha descritto nel dettaglio i momenti che hanno scandito la densissima giornata dello scorso 21 settembre presso la Cripta dell’Aula Magna della sede milanese dell’università. «È stato a tutti gli effetti il momento per iniziare a progettare nel concreto le attività del nuovo anno associativo: una volta avviata, la macchina va portata avanti, e questo è stato possibile grazie anche a momenti fulcro della partecipazione e della progettazione, come il Think Thank, occasione in cui i Ludovici di ieri e di oggi hanno ragionato concretamente sulle traiettorie che la giovane Associazione dovrà seguire, con idee, progetti e punti di partenza». Sono progettualità come queste che contribuiscono a migliorare di anno in anno l’esperienza di vita in collegio, che viene poi raccontata e rendicontata in strumenti preziosi come il Bilancio di Missione del collegio Ludovicianum, grazie al quale «riusciamo a restituire un’immagine più dinamica e viva, e meno legata a potenziali pregiudizi legati a una visione “vecchia” e chiusa dei collegi».
In questi giorni sono invece i colleghi e le colleghe dei vicini Augustinianum e Marianum a celebrare i tradizionali appuntamenti di condivisione e ritrovo, ma anche rendicontazione e progettazione, con i propri predecessori. È anche l’occasione di ricordare traguardi importanti, come le venticinque candeline spente dall’Associazione M.E.A.: le collegiali passate e presenti di tutta Italia si ritroveranno nel pomeriggio di venerdì 8 novembre per i consueti saluti in via San Vittore 18; il momento conviviale proseguirà poi anche durante la serata, con l’occasione di stare insieme presso il Salone del collegio Marianum: «sono proprio questi momenti di conoscenza, condivisione e unione» racconta l’aiutodirettrice Martina Gasloni «a rendere speciali questi appuntamenti, e a creare un ponte intergenerazionale tra passato, presente e futuro». La giornata di sabato 9 sarà dedicata alla consueta “Scorribanda”, quest’anno incentrata sulla visita guidata della città di Sabbioneta, per immergersi nella cultura e nella conoscenza reciproca. Infine, durante la mattinata di domenica 10, si terrà nel Salone Gornati del collegio Marianum l’Assemblea annuale dell’Associazione, cui parteciperà anche il comitato collegiali. «Tre di loro» approfondisce Rita Murgia, Presidente dell’Associazione M.E.A. «sono già “passate dall’altra parte”, ricoprendo il ruolo di segretaria, membro del comitato di redazione e social media manager e vicetesoriera, e riceveranno in questa occasione un riconoscimento per le mansioni svolte a supporto della M.E.A.». Dopo l’esposizione del Bilancio sociale e delle iniziative e proposte per l’anno accademico in fase di partenza, seguirà la Santa Messa e il Pranzo dell’Arrivederci. Prima di salutarsi, per chi vorrà ci sarà anche la possibilità di visitare lo Studio Arnaldo Pomodoro e immergersi nella mente dell’artista attraverso le sue opere, presenti in ogni angolo dell’intricata e labirintica bottega incuneata tra Darsena e Naviglio. «È una splendida occasione, sia per le ragazze sia per le “veterane”» conclude Rita Murgia. «Si creano delle connessioni che resistono per sempre, nonostante la distanza si resta sempre vicine. Le ex Marianne vedono le neo Marianne, ed è come vedere nuova linfa che accresce la pianta da cui loro stesse sono germogliate.»
In contemporanea, gli Agostini daranno il via al loro ventottesimo appuntamento dell’Assemblea dell’Associazione Agostini Semper, fissata come da tradizione nel secondo sabato di novembre e preceduta ormai da qualche anno da eventi anche nel giorno prima. Il venerdì 8 novembre ci si ritroverà tra musica e buon cibo, grazie al concerto organizzato dal gruppo agostino degli anni ’80 e offerto ai collegiali in Aula Ruffilli-Giavazzi e alla cena conviviale presso Ristorante.9. Sabato 9 novembre, nella Cripta dell’Aula Magna, si svolgeranno i lavori dell’Assemblea: tra gli appuntamenti, il conferimento del premio, rappresentato dall’effige di Sant’Agostino vescovo, di Agostino dell’Anno 2024 ad Antonello Mandarano, Direttore dell’avvocatura del Comune di Milano e il conferimento dei riconoscimenti “Laureato dell’anno”, “Agostino Fusconi”, “Paolo Persia” e “Umberto Pototschnig”. Quest’anno sarà anche occasione per il rinnovo delle cariche sociali e, a seguire, gli appuntamenti consueti per l’approvazione del Bilancio dell’Associazione e l’ascolto delle proposte dell’Assemblea, tra restituzione e testimonianza di uno spirito che si ritrova nelle varie generazioni, anche molto lontane tra loro.
Perché alla fine, come conclude Capriotti, «la bellezza nel passare “dall’altra parte” e far parte della community degli alumni sta nel contribuire a migliorare l’esperienza dei collegiali di domani, grazie al fondamentale canale che le associazioni degli ex studenti contribuiscono a creare. Il collegiale riceve e si apre alla ricezione, durante gli anni di vita comune, e viene quindi abituato a restituire, mentre l’associato più grande, che rivive con piacere e nostalgico “effetto Amarcord” questi appuntamenti annuali, può contribuire ad aiutare le generazioni più giovani, con consigli e contatti diretti. È una logica win-win, di fatto: l’Associazione arricchisce sia l’esperienza del collegiale di oggi, sia quella del collegiale di ieri.»
Si ringraziano per il prezioso contributo all’articolo le direzioni dei collegi e delle associazioni degli ex collegiali, in particolare Piergiuseppe Capriotti, Martina Gasloni e Rita Murgia. La foto a corredo è tratta dal sito dell’Associazione Ludovici.