
News | Parola del giorno
Il vecchio e il nuovo
Rinnovarsi o ancorarsi al passato? Le tradizioni sono certamente importanti ma solo se finalizzate alla salvaguardia del benessere fisico e spirituale degli uomini...
| Francesco Franceschi
10 gennaio 2021
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Vangelo di Marco (Mc 1,7-11)
Normalmente pensiamo alla terra. Sembra questa la concretezza della vita. Però, quando non si guarda più al Cielo, la terra diventa pian piano terribilmente noiosa. Una vita da cui fuggire, con tutti i tipi di droga e i tentativi di non fermarsi a pensare. Diceva, con una battuta il grande giornalista francese, André Frossard: «Da quando Marx ha detto che la religione è l’oppio dei popoli, l’oppio è diventato la religione dei popoli». E chi voleva creare il Cielo sulla terra ne ha fatto un inferno!
«Il Cielo non è solo una macchia scura», canta da decenni un cantautore italiano. Ma cos’è il Cielo? Chi è Dio? Che senso ha vivere per un po’ su questa terra?
Oggi, nel Battesimo di Gesù, il Cielo si squarcia, comincia a svelarsi il Mistero: Dio è Padre, Figlio e Spirito Santo! Chi avrebbe mai potuto immaginare che il Cielo è così? Chi avrebbe mai potuto pensare che noi, inseriti in Cristo con il Battesimo, siamo abitati fin d’ora da questo Dio e chiamati a entrare per sempre nell’amore eterno della Santissima Trinità?
No, il Cielo non è vuoto. È bellissimo. E dà senso pieno alla nostra terra.
Un articolo di
Docente di Teologia
Su iniziativa di S. E. mons. Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, e del Centro pastorale pubblichiamo brevi testi evocativi, a partire dal Vangelo del giorno, per aiutare la riflessione e la preghiera in questo periodo così complesso a causa della crisi sanitaria legata alla diffusione del Coronavirus.
Scriveranno teologi, assistenti pastorali e professori. I testi saranno letti in un podcast e accompagnati da un’immagine scelta in rete.