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Brescia, lancio del tocco per oltre 300 neodottori

13 settembre 2023

Brescia, lancio del tocco per oltre 300 neodottori

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Anche quest’anno la sede di Brescia dell’Università Cattolica ha festeggiato i laureati magistrali dell’ultimo anno accademico, che hanno conseguito l’importante traguardo tra maggio 2022 e giugno 2023.

Nel pomeriggio di sabato 9 settembre, oltre 300 alumni su un totale di 525 invitati, hanno indossato la toga per sfilare dalla sede di via Trieste sino al Teatro Grande, tra sorrisi smaglianti e gli immancabili selfie di rito.

Ad accogliere il lungo corteo composto dai neodottori, erano presenti i presidi della sei facoltà attive nella sede di Brescia, Mario Taccolini, Coordinatore delle strategie di sviluppo della sede bresciana dell’Università Cattolica, la Sindaca di Brescia Laura Castelletti, il vicesindaco Federico Manzoni, Umberto Angelini, Sovrintendente Fondazione del Teatro Grande e alumnus dell’Ateneo e Roberto Saccone, Presidente della Camera di Commercio bresciana.

Valentina Ghetti, insegnante e booktoker, ha tenuto il “motivational speech” parlando del successo nella promozione di libri grazie al suo canale Tik Tok seguito da ben 260mila followers. Per lei, alumna dell’Università Cattolica, la festa di laurea è stata anche l’occasione per avere quella toga e quel tocco che non aveva potuto ricevere a causa delle restrizioni imposte dal Covid al momento della discussione della sua tesi.  

Un articolo di

Bianca Martinelli

Bianca Martinelli

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Nell’anno in cui Brescia ha riscoperto il volto di un patrimonio culturale, artistico, etico straordinario grazie alle iniziative di Bergamo-Brescia capitale italiana della cultura «vi è un altro patrimonio, più contemporaneo, e siete voi, la vostra storia personale, i vostri sacrifici, le vostre attitudini. La Cattolica è orgogliosa di aver contribuito a valorizzare questo patrimonio» ha ricordato il prof. Taccolini.

Citando il fondatore dell’Ateneo, padre Agostino Gemelli, Taccolini ha quindi esortato i presenti neodottori a «entrare nel cuore della realtà: siete preparati, avete il bagaglio giusto per farlo».

Anche la Sindaca Laura Castelletti ha rivolto personalmente il suo augurio ai ragazzi presenti: «Siate aperti al confronto e all’ascolto, siate gentili, non dimenticate mai le relazioni umane che costituiscono la vostra rete e rendono il mondo migliore. Voi siete le persone che continuano la storia della nostra città, della nostra comunità. Proprio il tema dell’educazione accessibile e di qualità, che dal 4 all’8 ottobre sarà al centro del Festival internazionale promosso dal vostro Ateneo: un’occasione straordinaria per educare alla democrazia e ai valori umani e civili. Alcuni di voi vengono da altri Paesi, siate orgogliosi delle vostre origini, Brescia è un modello di integrazione perché i suoi cittadini sono accoglienti».


Sentite e commosse le testimonianze dei migliori laureati chiamati a rappresentare le diverse facoltà: le gemelle Chiara e Laura Venturini, Gabriel Pedde Ungureanu, Matteo Gregorini (Scienze matematiche, fisiche e naturali), Alessia Ferraboli (Psicologia), Simone Zendra e Rima Haidar Tfayli (Lettere e filosofia), Alice Coati (Scienze linguistiche e letterature straniere), Nicole Sperolini (Scienze politiche e sociali), Alessia Libretti e Nadia Domenighini (Scienze della Formazione)

«Gli anni universitari sono stati un’odissea che esame dopo esame mi ha portato a disfare la mia tela come Penelope, posticipando esami e la laurea, aspettando il mio Ulisse. Solo guardandomi indietro ho scoperto che Ulisse sono sempre stata io» ha raccontato Rima Haidar Tfayli (Ge.Co), il cui viaggio è iniziato in tempi di pandemia, tra le mura domestiche e attraverso uno schermo.

«Non sono mancati imprevisti e cambi di rotta, ma è proprio nelle fasi di incertezza che sono riuscita a cogliere quella che forse, per me, è l’essenza dell’Università: un terreno di crescita» ha concluso la neodottoressa.


Le gemelle Chiara e Laura Venturini, sono entrambe laureate in Matematica.

Per loro «le persone incontrate sono state una famiglia allargata: grazie a questo tipo di rapporti gli ostacoli sono sembrati meno difficili.  Le formule matematiche sono una metafora del nostro percorso universitario: affinché una formula abbia significato spesso serve fare delle ipotesi».

Per Simone Zendra, dottore in Lettere Moderne «l'Università è stato più di un mezzo, di un passaggio necessario per poter svolgere una professione e guadagnarsi un “pezzo di carta”. La Cattolica è stato il luogo dove ho imparato a sviluppare capacità di ragionamento critico e di lettura della realtà, crescendo come persona, allargando le mie vedute, guardando il mondo con prospettive diverse e scevre da pregiudizi o preconcetti».

La giornata, come da tradizione, si è conclusa con il lancio dei tocchi sulla scalinata del Teatro Grande.

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