Poi una svolta durante i corsi di teologia in Cattolica. Cosa è successo esattamente?
«Finite le superiori sono andata a studiare all'Università Cattolica, dove gli studenti devono sostenere degli esami di teologia. Nello studiare la religione cristiana cercavo di informarmi anche sulle altre religioni monoteiste: sull'ebraismo e sull'Islam. In questo percorso ho riscoperto prima la religione e poi la fede stessa dell'islam. L’aspetto religioso è uno degli elementi importanti della mia identità».
Perché il corso di teologia l’ha fatta avvicinare di nuovo all’Islam?
«I corsi di teologia sono stati un ottimo punto di partenza per approfondire le religioni abramitiche ricercando le basi comuni a partire dal tema del Dio unico e dal fatto che le tre religioni sono manifestazioni della medesima realtà. È stato un percorso lungo in cui ho imparato a fare lo sforzo di distinguere la religione dalla tradizione. Questo confine a volte è poco visibile perché le contaminazioni tra le due sono molte e si fa fatica a discernere».
A partire dalla sua esperienza, cristianesimo e islam possono convivere tra di loro?
«Il cristianesimo e l'islam sono le due religioni con il più alto numero di fedeli. La convivenza e il dialogo sono una necessità. A tenere in piedi il dialogo sono i teologi, gli esperti, i media. Tuttavia a contribuire sono soprattutto le persone semplici che venendo a contatto con l’altro imparano a conoscersi e a valorizzare le basi comuni, senza speculare sulle differenze. Può sembrare banale, ma conoscersi aiuta a educare noi stessi a rispettare la diversità».
In che modo l’intersezione tra le religioni è una costante della sua vita?
«I momenti più belli nella mia vita da credente sono stati quelli di condivisione dell’aspetto spirituale con amiche e amici di altre religioni. Incontrarsi, conoscersi, condividere i momenti di fede può realmente essere un terreno di incontro tra musulmani e cristiani. Grazie allo studio e all’approfondimento ho riscoperto l’Islam non più come tradizione famigliare ma scelta consapevole, frutto di un incontro tra spiritualità e ragione».
Cosa si porta dietro dell’integrazione tra le religioni?
«La mia esperienza mi ha insegnato che siamo essere umani indipendentemente dalla nostra fede. Partendo da questo dobbiamo rispettarci e accettarci a vicenda, nonostante le differenze nelle nostre convinzioni religiose. Per quanto possa essere difficile mettersi nei panni degli altri è un esercizio che ognuno di noi dovrebbe fare».