News | Parola del giorno
Il mattino di Pasqua
Sulla scena che apre i racconti della risurrezione nel Vangelo di Giovanni si susseguono diversi personaggi. Maria di Màgdala è la prima a recarsi al sepolcro.
| Bernardino Pessani
14 gennaio 2021
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Vangelo di Marco (Mc 1,40-45)
Una vita rovinata, una vita di sofferenza, di esclusione e di angoscia: la vita del lebbroso. Si sente tutto il dolore esistenziale e tutta l’umiliazione nel grido: «Se vuoi, puoi purificarmi» (Mc 1,40).
Lo vediamo in ginocchio, umiliato, mentre supplica Gesù. Forse mai si era dovuto inginocchiare di fronte a qualcuno, forse non aveva mai dovuto chiedere qualcosa prima di allora. Il Signore ne prova compassione e compie il gesto incredibile: tocca l’impuro e lo guarisce. E lo ammonisce: «Non dire niente a nessuno! Va’ piuttosto a purificarti secondo la Legge» (cfr. Mc 1,44).
Quello, invece, fa tutto il contrario: bella riconoscenza! Bella fiducia in Colui che ti ha ridato la vita! Ma non facciamo anche noi così, quando con il nodo alla gola imploriamo il Signore e invece poi, una volta ottenuta la grazia, anziché ascoltare la Sua voce ci rituffiamo nelle nostre abitudini e nelle nostre chiacchiere? Ci salvi Gesù dall’allontanarci così, ci salvi dalla nostra superficialità e ci insegni ad ascoltare la Sua voce.
Un articolo di
Assistente pastorale
Su iniziativa di S. E. mons. Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, e del Centro pastorale pubblichiamo brevi testi evocativi, a partire dal Vangelo del giorno, per aiutare la riflessione e la preghiera in questo periodo così complesso a causa della crisi sanitaria legata alla diffusione del Coronavirus.
Scriveranno teologi, assistenti pastorali e professori. I testi saranno letti in un podcast e accompagnati da un’immagine scelta in rete.