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Soul, 50 eventi per far sbocciare la meraviglia

22 febbraio 2024

Soul, 50 eventi per far sbocciare la meraviglia

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«Un’occasione per guardare in alto e sperimentare la meraviglia». Le parole dell’arcivescovo di Milano monsignor Mario Delpini raccontano bene lo spirito della prima edizione di SOUL Festival di Spiritualità, promosso dall’Università Cattolica del Sacro Cuore e dall’Arcidiocesi di Milano con il patrocinio del Comune di Milano e curato da Luca Bressan, Armando Buonaiuto, Valeria Cantoni Mamiani, Aurelio Mottola

«La Madonnina sopra il Duomo di Milano - ha continuato l’arcivescovo - è sempre stata il punto più alto della città ed è considerata così importante che quando sono stati costruiti i grattacieli una copia è stata posta sopra a ciascuno di essi.  Chi studia e lavora, e chi vive la città esprime il bisogno di guardare in alto e un’esigenza di spiritualità». E quindi «l’intuizione che il nostro destino sia simile alla gioia».

Filo conduttore di questa edizione è appunto “la meraviglia, la vigilia di ogni cosa” letta in chiave sacra e laica. Cinquanta tra incontri e iniziative sui temi della spiritualità diffusi in tutta la città. Lezioni, dialoghi, spettacoli, concerti, performance artistiche, laboratori esperienziali, momenti meditativi, attività per le scuole proposti attraverso tradizioni spirituali e discipline differenti.  

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Redazione

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«Soul nasce da una felice sintonia fra la nostra Università e la Curia di Milano: insieme abbiamo proposto l’intuizione alla base di Soul ai molti partner che hanno scelto con generosità di accompagnarci in questa avventura.  L’idea è semplice: in questi tempi tumultuosi e difficili, prendersi cura della comunità - in questo caso la Città di Milano - significa riscoprire ciò che è meno evidente e visibile, eppure si svela capace di dare un senso all’esistenza e di richiamarci al bene comune. La spiritualità in questo contesto si esprime come attenzione a ciò che è peculiare dell’essere umano. La prima edizione del Festival ruota attorno al tema della meraviglia, capace di ridare significato alle routine quotidiane e di far emergere in noi, e in ciò che ci circonda, la bellezza spesso nascosta dall’abitudine e dall’esteriorità», ha detto il rettore dell’Università Cattolica Franco Anelli.

 

Un Festival che intende essere un grande laboratorio in cui sperimentare nuovi linguaggi e nuovi format per dire la «buona notizia» ricorrendo anche alla «logica della contaminazione», ha dichiarato monsignor Luca Bressan durante la presentazione alla stampa nella Sala degli Arazzi di Palazzo Marino giovedì 22 febbraio. «Un’esperienza necessaria e positiva per la città in questo tempo che stiamo vivendo», ha affermato Tommaso Sacchi, assessore alla Cultura del Comune di Milano. La manifestazione che è stata ideata durante i mesi della pandemia «vuole aiutare la ricerca di senso, come risposta alla nostra vulnerabilità, appoggiandola a parole eloquenti e condivise», ha spiegato Aurelio Mottola.   

In programma dal 13 al 17 marzo il Festival, con molti appuntamenti già sold out, prenderà il via proprio nell’Ateneo di largo Gemelli con la lecture di Alessandro Baricco dal titolo “Tutto mi meraviglia” nell’Aula Magna alle ore 18.00. Saranno molti i protagonisti d’eccezione che hanno accettato la sfida di partecipare agli incontri, tutti gratuiti, e, come ha specificato il rettore Anelli, «hanno riconosciuto in questa tribuna il luogo giusto per esprimere le proprie idee». Diverse le aree culturali chiamate in causa: dalla letteratura alla scienza, dalla filosofia alla musica, fino alla poesia e all’arte. 

 

 

Tra i protagonisti, solo per citarne alcuni, Tolentino de Mendonça, Carlo Ossola, Antonio Spadaro, Barbara Jatta, Alessandro D’Avenia, Massimo Recalcati, Massimo Cacciari, Silvano Petrosino, Paolo Giordano, Vito Mancuso, Fausto Colombo, Massimo Scaglioni, Giuseppe Riva, Luca Peyron, Gabrio Forti, Claudia Mazzucato, Mariangela Gualtieri, Melania Mazzucco, Agnese Moro, Stefano Boeri, Pierangelo Sequeri, Tahar Ben Jelloun.

«Suggestivi alcuni eventi in programma», come hanno indicato Valeria Cantoni Mamiani e Armando Buonaiuto. Per esempio, la preghiera all’alba dalle terrazze del Duomo, la cena monastica al Refettorio Ambrosiano, l’arpa di luce, il dialogo interreligioso, l’incontro al Cenacolo di Leonardo e quello all’Ambrosiana accanto al cartone di Raffaello che racconta lo stupore degli apostoli di fronte all’annunciato tradimento di Gesù, la riflessione sull’incompiutezza della Pietà Rondanini di Michelangelo. 

Una meraviglia, quella raccontata dal Festival, non solo spirituale ma anche naturale e dell’ecosistema, affrontata da scienziati di fama internazionale: Fabiola Gianotti, Alberto Mantovani, Wolfgang Fasser.

A concludere il Festival sarà, domenica 17 marzo, Massimo Popolizio interprete tra i più stimati della scena teatrale e cinematografica che leggerà “Una voce come di bambino”, dalle “Confessioni” di Sant’Agostino, accompagnato nella Basilica di San Lorenzo Maggiore dai canti della tradizione di Taizé.

Importanti istituzioni culturali, artistiche, educative, sociali, laiche e religiose della città hanno partecipato all’organizzazione dell’iniziativa a partire dai partner culturali: Fondazione Corriere della Sera, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Memoriale della Shoah di Milano, Philo - Pratiche filosofiche, Piccolo Teatro di Milano, Triennale Milano. Inoltre, il Festival è reso possibile grazie ai Main Partner Intesa Sanpaolo e Humanitas University, al Partner CFMT - Centro di Formazione Management del Terziario e al contributo di Fondazione Cariplo e Fondazione Rocca. Si ringraziano A2A e Comieco e, per la Media Partnership, Rai Cultura, TGR Rai e Radio Marconi.
 

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