«Il dramma dell'Ucraina – ha poi aggiunto Parsi - se si esclude forse il momento iniziale dell'invasione, non suscita la "pietas" come accade verso altri conflitti. L'impressione è che l'opinione pubblica italiana più che amare la pace, che è un concetto abbastanza ovvio, voglia essere lasciata in pace. E che passi oltre davanti a certe immagini».
L'inviata della Rai ha raccontato la sua esperienza sul fronte russo-ucraino nel libro "Una guerra ingiusta" (ed. Piemme), in cui ha provato a raccontare il conflitto ai più giovani: «Il 22 febbraio 2022 - ha ricordato Battistini - con il riconoscimento delle Repubbliche del Donbass si è capito che ci sarebbe stata l'invasione e il clima, che in un primo momento era relativamente tranquillo, è diventato molto teso con la gente che faceva le corse ai bancomat. Eravamo nel Luh'ansk, a pochi km dalla linea del fronte, e ci hanno detto di scappare, di andare via. Di tutte le persone che ho conosciuto in quei giorni, oggi, nonostante numerosi tentativi, non so più nulla, è come se fossero state inghiottite dalle città occupate dai russi. Le immagini dall'alto dei droni mostrano che in queste zone quasi tutti i palazzi sono stati rasi al suolo. È spaventoso».
Difficile prevedere cosa succederà. «Ci sono tante “Ucraine” – ha spiegato la giornalista – e se nei primi sei mesi di guerra c’è stata una grande reazione popolare, un Paese compatto e unito, adesso si stanno creando crepe importanti, anche per qualche scelta discutibile di Zelensky, come, ad esempio, la rimozione del generale Zaluzhny, che era popolarissimo e che è stata vissuta molto male dalla gente. Il Paese è allo stremo, la comunità internazionale deve fare presto».
Il ciclo "Raccontare la guerra" prosegue lunedì 18 novembre, con Greta Cristini, analista geopolitica, reporter e autrice del podcast "Il Grande Gioco". Lunedì 2 dicembre, invece, interverrà l’inviato del Corriere della Sera Lorenzo Cremonesi. Tutti gli eventi si terranno a Milano, alle ore 16.30, presso la sede di Aseri in via San Vittore 18. La partecipazione (in presenza oppure online) è libera, previa registrazione.
Inoltre, nel corso dell’incontro con Stefania Battistini, il professor Parsi - che nelle prossime settimane concluderà il mandato di direttore dell'Aseri, ricoperto dal 2013 - ha comunicato che il ciclo proseguirà nella prossima primavera annunciando gli incontri (date da definire) con Francesca Mannocchi, Monica Maggioni e Cecilia Sala. Appuntamenti da non perdere.