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I progetti degli studenti per far ripartire la vita universitaria

04 maggio 2021

I progetti degli studenti per far ripartire la vita universitaria

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Canali social per aiutare ristoratori, chat per creare gruppi di studio, app, contenuti multimediali e intelligenza artificiale per ricreare quello che la pandemia ha portato via in questi lunghi mesi: la vita universitaria. Sono tante e originali le idee che gli studenti hanno presentato durante l’hackathon di oggi, seconda tappa del percorso della Call for Ideas “Vivere l’Università dentro e fuori l’ateneo” lanciata dall’Università Cattolica del Sacro Cuore assieme al Sole 24 Ore, a cui hanno aderito 119 ragazzi, suddivisi in 24 squadre. L’obbiettivo della Call era presentare idee e iniziative che incidano sulla vita della comunità universitaria delle sedi dell’Ateneo e sull’impegno della comunità verso l’esterno promuovendo momenti di socialità e relazione.

I ragazzi sono stati accompagnati in un percorso, pensato dai docenti Ivana Pais e Stefano Pasta, che nel corso dell’intera giornata ha dato loro gli strumenti per approfondire il project management e così avere i mezzi concettuali per dare concretezza e solidità alle loro idee. Stella Gubelli, docente di economia aziendale, ha spiegato come funziona il business model canvas, i docenti Chiara Frigerio e Antonio Sorrentino hanno raccontato come gestire tempi e risorse del proprio progetto e come realizzare un video pitch per spiegare la propria idea in modo efficace.

Dopo queste “pillole di futuro” in sessione plenaria gli studenti hanno avuto accesso a stanze dedicate dove assieme ai loro tutor hanno provato a mettere in pratica i suggerimenti ricevuti. Nelle ultime due sessioni plenarie il coordinatore di Lab24, la visual area del Sole 24 Ore, Luca Salvioli ha raccontato l’evoluzione della comunicazione digitale mentre l’alumno dell’Ateneo Tommaso Migliore ha raccontato la sua esperienza come Ceo e fondatore di MDOTM, start up leader europea per l’applicazione dell’Intelligenza Artificiale nel settore finanziario.

«Quest’anno la dimensione università è stata sacrificata. Si è svolta in modo del tutto regolare l’attività didattica ma l’ambiente universitario è qualcosa di più -ha dichiarato la prorettrice Antonella Sciarrone Alibrandi aprendo la giornata-. Forse avendo sperimentato questa dimensione ristretta ci siamo resi conto di quanto sia importante vivere l’università. Trovandoci nel centenario della nostra fondazione abbiamo scelto di dare libertà creativa a voi di proporci modi diversi di vivere l’università, dando credito a voi, che essendo giovani, portate una linfa fresca che è la migliore garanzia per restare legati alla realtà e tenere lo sguardo rivolto al futuro».

«La relazione con gli universitari è la linfa vitale che ci permette di proporre nuovi processi e dare tagli originali alla nostra informazione -ha spiegato il vicedirettore del Sole 24 Ore Roberto Bernabò-. Nell’ultimo anno con 24+ e i nostri podcast si è creata una relazione assolutamente nuova con il mondo giovanile, che magari prima vedeva il Sole 24 Ore come una istituzione lontana e complessa. Il giornalismo deve essere bottom up: serve raccogliere istanze, farsele suggerire dai lettori per poi usare le proprie competenze per produrre contenuti. Questo vostro modo di pensare l’università, che non uscirà uguale dalla pandemia, e ragionare su cosa abbiamo guadagnato e perso in questo periodo è fondamentale. Ci sono nuovi equilibri su cui dobbiamo trovare nuovi snodi di organizzazione: il modo con cui la Cattolica si pone verso questa sfida è bellissimo. Non propone modelli dall’alto ma parte dall’interazione con voi studenti».

Ora le squadre dovranno realizzare dei video per raccontare i loro progetti. Il risultato del loro lavoro sarà pubblicato e sarà possibile votare i migliori pitch dall’11 al 18 maggio. I dieci video più votati saranno presentati a un comitato tecnico composto da docenti, esperti e giornalisti de Il Sole 24 Ore che annuncerà i vincitori venerdì 28 maggio. Al team migliore sarà data l’opportunità di realizzare la propria idea grazie al supporto di ConLab, lo spazio di coworking dell’Ateneo, mentre i secondi classificati potranno collaborare con la redazione de Il Sole 24 Ore alla ideazione e alla realizzazione di contenuti digitali per i social del quotidiano.

Un articolo di

Michele Nardi

Michele Nardi

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